DAN BAIRD AND HOMEMADE SIN (Circus Life)
Discografia border=Pelle

          

  Recensione del  29/01/2014
    

Lunga vita al rock 'n' roll. Dopo un lungo silenzio, l’esordio nel 2008, Dan Baird and Homemade Sin ovvero il cuore dei Georgia Satellites e il chitarrista Warner Hodges (dei Jason and The Scorchers) riportano a galla i furori, il disagio, ma anche la dolcezza del rock. Circus Life trova una collocazione ideale nell’epoca forse più vitale e felicemente irragionevole della ribellione giovanile degli anni Settanta, la spumeggiante Fall Apart On Me avvia un complesso gioco con l’Amore, di sentimenti e tradimenti, a vacanze dalle responsabilità e non hanno altro scopo che la ricerca spasmodica di un posto da qualche parte.
Canzoni anche tristi, scritte con Tommy Womack, ma pronte per essere rivoltate dalle chitarre, Dan Baird ricorre al suo inconfondibile segno stilistico, un linguaggio tutto riffs impegnato in continui, bruschi movimenti d’esplorazione nel rock, Little Darlin', l’infuocata All The Same, immagini sgranate delle chitarre, colori stinti, sfocature lungo i 7 minuti della splendida ballad di Thousand Little Pieces per poi riprendere ad inquadrarlo con gli Homemade Sin attraverso angolazioni ripetute da diversi punti di vista tra Where'm I Gonna Lay My Head e Break Down And Cry anche con la dolce Think It's Time.
Il lavoro sulle corde per Dan Baird e Warner Hodges è improvviso e spiazzante con scavalcamenti di campo temporale tra una Baby This, Outlivin' e Long Way Down e Face Of Love. La deliziosa chiusura di Wear And Tear vuole dirci, ancora una volta, che siamo tutti borghesemente e stupidamente aggrappati al nulla, con la nostra ingenua fede nella felicità, nel benessere, nel matrimonio. Ma l’unica cosa che ci possa liberare dalla solitudine è il rock n’ roll. Certamente sì. Ovviamente no.