Scheggie di vero dal delta del Mississippi dentro il moto acustico del duo olandese dei
The Damned and Dirty,
Kevin de Harde –voce e armonica- costruisce un altro disco in semioscurità e ai frammenti della slide guitar di
Micha Sprenger il compito di velare e rivelare il nuovo gioco di
Sell Your Soul.
Simile all’esordio, ma con un definitivo approdo al cuore del blues del Sud e la poca luce presente nell’avvio di
Out of Sight è in realtà quasi sempre un effetto ‘controluce’ tra le ballate
12 Gauge Shotgun,
Looked You Up in the Phonebook,
Sell Your Soul e
If It Ain't Got You ma la possibilità di continuare a giocare con la steel guitar e la terapia che salva
Sell Your Soul. Salutare l’aria che emanano
Number 10,
Gambler's Folly e
High Blood Pressure, e anche se nelle pieghe di
Turn On Loose è facile trovare il granello di sabbia che inceppa l’ingranaggio, poggiando sul letto del Mississippi aiuta a legittimare il valore dei
The Damned and Dirty (la scura bellezza di
Send Me Home e
Sending You My Letter).
Ballate acustiche comandate dall’armonica (
High Blood Pressure e
Money in My Pocket) o dalla malinconia nella conclusiva
Eviction Notice Blues che al netto di una mezz’ora, innalzano
Sell Your Soul a riserva indiana di lusso. Di quelle che cercano di trovare spazi per i propri protetti nel mondo crudele, là fuori.