POWDER MILL (Land Of The Free)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  05/12/2013
    

Rock ‘n’ roll viscerale su un bel tappeto country, come due fasi dell’esistenza dei Powder Mill, come obiettivo e catarsi per Jesse Charles Hammock II e il Missouri, leggere attentamente l’una per assumere compiutamente l’altra. Allo Zebra Ranch di Jim Dickinson e prodotto da Cody Dickinson, Land Of The Free non esita a introdurre e accomulare prospettive armoniche sempre diverse, dall’honky tonk di Letters From Jail si muovono le schegge atemporali della chitarra di Jeff Chapman, intercambiabili con la deliziosa Knockdown Dragout Love.
Variabili di un rock dalla tempra sudista simili a frammenti scomposti, sovrapposti, disarticolati, frutto di angolazioni mai fisse e durature di quel combustibile ‘Powder Mill’ che continua a scorrere nelle vene di Charles Hammock II.
La carica di Burke Ridge Road, Land Of The Free e Wasted Time innesca una profondità prospettica capace di creare una nuova dimensione al passato del rock, i Powder Mill quando possono girano in periferia, tra 40 Miles West Of The Cotton e Hot Mess, con il candido azzardo di un cowboy in Nothin' At All, trasferendo alla pedal steel di Sleeve, forza e insieme la semplicità di un cerchio nel grano. Disinvolti e smaliziati fino al finale i Powder Mill seguono i paesaggi del Sud degli States, All The Time e la corale bellezza di Mississippi Showboat, e tra la pedal steel sedimentano un immaginario sempre alla ricerca di un’intensità che si trova là dove meno la si aspetta.