La strada come una storia, un conglomerato di parole che instaura una comunicazione profondissima fra
Cody e
Willy Braun con il loro pubblico, dura da 17 anni per i
Reckless Kelly e
Long Night Moon non poteva che nascere sull’asfalto in un ‘
accidental traveling album’ come lo chiama Willy, tra le montagne dell’Idaho dove sono nati: “
About halfway through writing this record”, continua Braun. “
I noticed that almost all of the songs I was writing, whether they were songs about the road, life, or love, had something to do with traveling. It started as an accident and I decided to just go with it. Before we knew it, there was a definite theme.”
I
Reckless Kelly giocano a ‘raffreddare’ un fumoso rock&radici, ne circoscrivono le tentazioni sulla strada, amore di una vita, nella suggestiva
Title-track (“
It's about that one relationship that wouldn't go away, about not being able to break it off. It's talking about that one absolutely last goodbye. I'm sure everyone's had one of those before”) e la pedal steel di
Lloyd Maines in
Irish Goodbye, con le chitarre pronte a sbordare e prendere la mano in
Real Cool Hand e
Every Step Of The Way.
I
Reckless Kelly hanno temperamento (quello che manca all’altro fratello, Micky e i Motocars) hanno un senso diretto con la melodia e quasi fisico dell’efficacia del rock, energico, la volontà quasi viscerale necessaria per continuare a mantenere a galla l’universo dei
Reckless Kelly, ancora originale,
Be My Friend (In Real Life) e
I Can't Stand It, nella loro seducente semplicità,
The Girl I Knew e
The Last Goodbye.
L’armonica della riflessiva
Didn't Mean To Break Your Heart mostra che
Long Night Moon ha ancora quell’energia interiore che solo l’innamoramento sa suscitare, il cuore dei
Reckless Kelly batte ancora, verso casa tra la deliziosa
The Only Home I've Ever Known e la perla finale di
Idaho: “
There’s a river tumbling down the mountainside. I can feel the north wind blow, through the trees and over to the other side, carrying me down to the valley below, when I’m on the road, bound for home, back to what I know, back to Idaho”.
Long Night Moon è punteggiato da scintille illuminanti, tanto che quando la luce si accende, non è così diffìcile ricordarsi i brani che abbiamo maggiormente amato.