La band dell’Indiana lascia la porta aperta al brusco impulso e alle suggestioni che può dare il Mississippi, la chitarra di Joe Evans (
Freddy J IV) è irrequieta, ubriaca, instabile, l’immagine dei
Left Lane Cruiser sul blues è sempre fuori fuoco, tagliata dalle percussioni di
Brenn Beck, sgranata nell’avvio di
Zombie Blocked dall’armonica dell’ospite Kevin Jackson fino all’offuscamento in
Electrify, densa e greve come il delizioso scambio centrale tra acustico ed elettrico. Il tutto si riversa nella grande casa di
Rock Them Back To Hell!, la invadono, riempiendola di parole e ‘rumori’ in
Neighborhood, seguono ora l’uno, ora l’altra, e non si accontentano più di farci ghignare ma intendono farci soffermare sulle miserie del mondo che ci circonda.
L’alcol addolcisce
Juice to Get Loose, nel processo di fermentazione Joe Evans può pretendere e permettersi di riflettere la realtà di
Rock Them Back To Hell!, e nel farlo, contaminarla, comprometterla, non renderla più uguale a se stessa, sfruttando il vantaggio di condizionarla attivamente tra le percussioni grezze di
Overtaken e la progressiva discesa agli inferi di
Be So Fine e
Jukebox. Un universo concentrazionario dove fa capolino il tema della ripetizione, fin nella sua dimensione più perversa, la reversibilità, puntellata da un moto ciclico della slide guitar nei quali la violenza si maschera da normalità ma anche una possibilità di fare ritorno sui passi della propria melodia e variarne il corso.
Nell’unico momento di stallo, la deliziosa
Coley, i
Left Lane Cruiser osservano i vuoti, le pause, i silenzi di un sentimento, l’Amore, catturandone frammenti che sembrano casuali, da incagliare ogni volta che l’implicito e l’opaco diventano espliciti, non sembra vero, ma continuano con la stessa velocità adrenalinica in
Paralyze Ya e
Righteous, ripetetendosi ma senza attimi di stanca, pronti a scivolare sulle inquietanti superfici delle torbide ossessioni di
Rock Them Back To Hell!. I
Left Lane Cruiser parlano solo a coloro che sono disposti a quel coinvolgimento viscerale che continuano a privilegiare nel loro approccio al Blues.