HUSKY BURNETTE (Tales from East End Blvd.)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  04/12/2013
    

I genitori erano cantanti rockabilly, ma gli zii appartenevano a livelli espressivi e tonalità differenti “I was heavily into 70's rock and hard rock growing up. I've always been one to seek out new music and a huge fan of all genres of music so once I started going backwards to see where it all came from I found the blues. It started with Chuck Berry and went from there”. Brian “Husky” Burnette cambia sensibilmente coordinate, imponendosi una svolta e una ricontestualizzazione atmosferica da Chattanooga, TN, al delta del Mississippi, lo sfondo di Tales from East End Blvd..
Chitarrista a supporto di Hank III (ad Austin, Texas, lo si incrociava come spalla del talentuoso Scott H. Biram) Husky Burnette abita un orizzonte astratto dove la slide guitar segna uno spaesamento geografico con una serie di operazioni di sottrazione al blues che lo riqualificano sul piano sonoro. Le dissolvenze al nero opacizzano l’ambiente circostante a East End Blvd., niente sembra mutare lungo la Highway 41, scalfire il ritmo indaffarato intorno alla slide guitar ma dolce dell’esistenza, è tutto un brulicare di impulsi elettrici intorno a Dazed Away, Rick's Late For Work e Coonie Hill che si fanno veicolo del mezzo di comunicazione più seduttivo e potente di sempre: la parola.
Efficace nel passo cadenzato di una brillante Work It, ripetitivo quando entra nel vortice del delta mississippi di Beat & Lowdown, So Far From Home e See-Saw, la troppa luce e la troppa oscurità che non riescono a compensarsi appare in fin dei conti come il dramma di ogni crisi economica o sentimentale che sia. Husky Burnette spinge su ideali e dialettica anche tra i fumi dell’alcol in That Liquor, quell’entrare ‘drammaturgicamente’ nella crisi che ha deciso di interpretare, scopre il lato debole, esponendo le proprie impotenze nella toccante bellezza di On My Way e trova insieme a Shooter Jennings e Billy Don Burns una piccola perla, Come On Carolina. Luoghi soggetti e portatori del ricordo, una memoria che trascende flagranze agresti intorno ai sentimenti e al blues.