DARDEN SMITH (Love Calling)
Discografia border=Pelle

     

  

  Recensione del  22/09/2013


    

Come il deserto di Marathon, Love Calling non è uno spazio libero, è un campo concentrico, definito, che aumenta d’intensità verso l’interno, verso un punto centrale. Lo sguardo di Darden Smith non trova niente su cui riflettersi, e si volge a se stesso.
Come un quadro dipinto dalla luce su una grande tela rettangolare, il designatore Stu Taylor lavora in una dimensione dello spazio e del tempo su un immagine femminile poggiata su di un’enorme ruota e conficcata da più lame nella schiena, la possiamo contemplare, ma non possedere: “Obviously this album features love songs, but as everyone knows, there’s a very thin line between love and hate.” Darden Smith tra le piccole abitudini quotidiane, spalma l’amore tra le conseguenze della guerra di Angel Flight (brano co-scritto con Radney Foster inciso su Revival, 2009) “Is about the heart-wrenching consequences of war”, aggiunge Darden Smith. “So the violent image of the angelic-looking woman with the traditional weapons of warfare stuck in her back seemed to me to be an appropriate symbol for this collection of songs.”
Il bene e il male, confini sempre più ravvicinati, come quelli nel mondo e le guerre finiscono per sembrare tutte combattute sotto casa, anche se come 'tenute a distanza', rese astratte e 'simulate' da occhi satellitari sempre svegli ma anche sempre più ciechi. Su questo sfondo l'illuminazione piena e a basso contrasto della chitarra di Pat Bergeson, delle tastiere di John Jarvis e della pedal steel di Dan Dugmore, colori tenui nelle ballate di Seven Wonders e Mine Till Morning, si parte più in cerca di se stessi, che degli altri, e i paesaggi texani, come le persone, scorrono lontane, quasi inafferrabili, come fossero un film.
Tra passato e presente la bellezza di Better Now, l’esercizio intellettuale si trasforma in viaggio affettivo, gli sforzi ad allontanare le complicazioni della vita, di sentimento, sepolti o nascosti, rivivono come in uno specchio nel piacere mattutino di Favorite Way. Schegge di americana, folk & soul, cunei di Love Calling (title-track compresa), luogo per eccellenza dell’amore e della poesia inseriti nella prosa di un presente in Reason to Live e Distracted, di una modernità apparentemente libera e permissiva, in realtà invischiata da un materialismo che tutto permette togliendo la possibilità di sentire profondamente.
The album also features a song about jealous love called ‘I Smell Smoke’ and ‘Baltimore’ is a dark tale about shattered love and salvation, so the songs aren’t all lovey-dovey” e con la storia del nativo americano di Medicine Wheel perso nella grande città nell’oscurità della propria mente, Darden Smith nel finale si affida all’estro di chi guarda ai fatti della vita con quella partecipazione attenta e un po’ disillusa, che sa calare le questioni dell’esistenza nei ritmi, nei tempi e negli spazi della quotidianità.