GUY CLARK (My Favorite Picture Of You)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  22/09/2013
    

Parla la realtà, la scomparsa dell’amata moglie deborda, straripa, diviene difficile assoggettarla al controllo rigoroso di My Favorite Picture of You, ma Guy Clark va oltre ad un disco autobiografico. Arrivato a 72 primavere divide la penna con l’amico Rodney Crowell e articola la rappresentazione di ricordi, di desideri e speranze di un vecchio Troubadour partendo da un passato, quello di Cornmeal Waltz, dove l’unico pensiero era quello di divertirsi e ballare tutta la notte.
Sale insieme al talento del multi-strumentista Bryn Davies, una serie di piccole gemme acustiche che non emettono una luce particolare, si limitano a modificare, imprimendovi un proprio sigillo, la luce che una sorgente riversa loro addosso, quella della voce di Guy Clark capace di far riflettere la luce di una foto, della moglie Susanna in My Favorite Picture of You, per registrare in note il riflesso di una donna alla vista dell’amico Townes Van Zandt, compagno di bevuta. Una cover di Lyle Lovett (Waltzing Fool), una scritta con Rodney Crowell (I'll Show Me) splendide come Hell Bent on a Heartache (Morgane Stapleton al controcanto) e la drammatica El Coyote, dove i sapori Messicani si colorano della ‘vernice rossa’ della Storia Americana per poi scolorare sotto la spinta della carta vetrata dei tanti conflitti di guerra vittime di Heroes.
Difficile dimenticare le luci malinconiche di My Favorite Picture of You, da dove vengono, dove vanno, sono alte, basse, soffuse, tagliate tra folk e country in Rain in Durango, The High Price of Inspiration, The Death of Sis Draper e Good Advice. Parafrasando Wittgensteinciò che non si può vedere, non lo si deve filmare”, imparare dal buio, quello che Guy Clark proietta al passato di My Favorite Picture of You.
Ad occhi spalancati, chiusi.