ERIC BRACE & PETER COOPER (The Comeback Album)
Discografia border=Pelle

  

  Recensione del  22/09/2013
    

Tre anni in giro per USA ed Europa ma Eric Brace & Peter Cooper non perdono il valore oggettivo della country music, ne accarezzano quelle corde intrise di dolore e desolazione che hanno bisogno di essere pizzicate. The Comeback Album si muove tra la prigione di Johnson City e gli affari pochi chiari di cittadine popolate da vittime e carnefici con una super squadra (spicca il countryman Marty Stuart, Fats Kaplin e la steel guitar di Lloyd Green) non ci troviamo di fronte ad un confetto rosa dal sapore dolciastro, alla ricerca di buoni sentimenti e di una morale fin troppa scontata, la ricca strumentazione e la difformità delle forme del country si aprono dall’avvio di Ancient History, Ponzi Scheme e Thompson Street.
Si spostano dal South Carolina al Tennessee della deliziosa Johnson City con il cuore fedele al country ma spingendosi oltre tra Nobody Knows e Boxcars. Eric Brace & Peter Cooper comunicano una reale emozione in note, rovesciano il tavolino su cui avevano redatto in passato, con diligente calligrafia (le Master Sessions e You Don't Have to Like Them Both).
L’idea di The Comeback Album è che tutto sia sempre compresente (violino, mandolino, pianoforte, banjo, fisarmonica, steel guitars e armonica) in una rete di melodie che giocano tra loro, la fertile bellezza di Mad, Sailor e Kissing Booth, ritagliate su uno sfondo ancorato alle tradizioni e sempre riattivabile, She Can't Be Herself, Carolina e la conclusiva Rain Just Falls. Tra dolore, falsità, disagio, manifestazioni che il genere umano ricerca, seppure inconsciamente in una freudiana “coazione a ripetere”, in quella insoddisfazione vitale si spinge brillantemente The Comeback Album.