BLACK LILLIES (Runaway Freeway Blues)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  26/07/2013
    

La strada come luogo della fuga dalla civiltà e dunque dell’apertura su un mondo diverso, il chitarrista Cruz Contreras la solca nel 2007, in giro con Robinella and the Ccstringband: il matrimonio (doppio) finisce e la band si scioglie, ma si resta sulla strada, questa volta al comando di un bestione a 18 ruote. Quei viaggi sulle strade del Tennessee riempiono il nuovo progetto The Black Lillies.
La strada detta la linea melodica in Runaway Freeway Blues, di come il viaggio trasformi le cose, la psiche e la filosofia di vita, malinconica la leggiadria di The Fall, sede di ciò che giunge inaspettato per due giovani amanti, uno arriva dal deserto, l’altra dal mare, nel mezzo il classico suono dell’alt. country percorso da brividi e fratture tra il banjo e la steel guitar di Josh Oliver, a rappresentare il labirinto dei sentimenti e della possibile perdita di sé.
Continua la piacevolezza bucolica in Gold and Roses e la splendida By the Wayside, con la pedal steel di Tom Pryor in forma smagliante in Ramblin' Boy, quel tanto da elevare in spessore All This Living e Catherine. Le voci di Trisha Gene Brady e Cruz Contreras si inseguono, si cercano, si incontrano lungo Runaway Freeway Blues, un disco sinuoso, persino romantico sebbene trascorra tanto tempo sull’asfalto, guadagna in grazia e finezza (la conclusiva Glow) quel che perde nella crudeltà e dissolutezza quando descrive la vita nella ballata di Goodbye Charlie.
Dettagli amari su di una guerra che finisce nei notiziari al ritorno a casa dal Vietnam, ma non abbandona i pensieri di chi continua a combattere il quotidiano tra ‘whiskey, weed and a gun’. L’amore ha anche colori forti, nella sezione dei fiati di Baby Doe, nel passo svelto dell’armonica di Smokestack Lady, felice contaminazione tra blues e country con punte rock deliziose in Ruby, perché Runaway Freeway Blues è capace di guardare alla strada con occhio lucido. I The Black Lillies vengono da lì, e ne hanno molta davanti a loro.