MIKE ZITO & THE WHEEL (Gone to Texas)
Discografia border=Pelle

             

  Recensione del  26/07/2013
    

Texas saved my life. Sounds a bit dramatic, but absolutely true” la parola con la sua verità, autentica, schietta, veicola insieme alla chitarra il significato del nuovo disco di Mike Zito. “Historically, Texas has been the saving grace of many desperate men. In the early 1800s, men who had large debts or committed crimes would run off to Texas to hide from the colonies and their creditors. This was called ‘Gone to Texas.’ Many of these men found a new life in what would be Texas, returned for their families, paid their debts off, only to fight and die for the freedom of Texas from Spanish rule.” La parola autobiografica tra redenzione e catarsi rompe la trama della splendida Gone to Texas, la Title-track di un disco completo, dove il testo va conferendo profondità ad un suono ben equilibrato nel Rhythm&Blues tra Texas e il Mississippi con Delbert McClinton all’armonica e il vitale contributo di Jimmy Carpenter al sax.
Continua a riscaldare Rainbow Bridge, Don't Break a Leg, affianca l’hammond di Lewis Stephens nel tempo morbido di I Never Knew a Hurricane, dolente, fatto di movimenti tranquilli al piano in Take It Easy (brano di McClinton), di sperdute fissità, di lunghi attraversamenti nella malinconia conclusiva di Let Your Light Shine On Me (altra cover, di Blind Willie Johnson). Mike Zito non molla la discontinuità, il frammento, e la disarticolazione del blues, muscolare e torbido in Don't Think Cause You're Pretty.
Tutto giocato nella lap steel sulle rive del Mississippi, l’acustica bellezza di Death Row, ed insieme a Delbert McClinton nel solare messaggio di The Road Never Ends, la strada, il rifugio dentro al quale è possibile scordare, persino rimuovere, le zone buie della vita. Funky-blues e donne tra Subtraction Blues e Hell On Me, Mike Zito non cerca la porta del music business che conta, mescola i temi che più gli stanno a cuore con qualcosa che dovrebbe avere una maggior presa sull’ascoltatore e continua a cantare del suo passato in Voices in Dallas e la deliziosa Wings of Freedom.
Un passato tra droghe e abusi di alcohol ma come precisa lo stesso Zito: “South East Texas has taken me in and given me a new life. This is my Texas album. My story of Texas”. Allora God Bless Texas!