4ONTHEFLOOR (Spirit of Minneapolis)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  22/05/2013
    

Lo ‘Spirito di Minneapolis’ è quello ribelle, dei pionieri d’America, il vocalist Gabriel Douglas tenta di ricondurlo con le buone o con le cattive verso un recinto, dove è il caso di dirlo, lo si possa ‘guardare a vista’ attraverso il grandangolo del rock & roll.
Lo urla in King of the Jungle, lo scinde da tutto il resto (‘Too Much Music in the World’ canta nell’intro dolce di Enough), per mantenere il nuovo disco dei 4onthefloor selvatico, temperamentale. Spirit of Minneapolis è un vero ‘alverniate’ di chitarre, sempre molto dinamiche (Stand Off, la doppia versione di Engine No. 4/Reprise e Off the Cuff) con l’aggiunta di un abile contaminazione tra alto e basso del classic rock nelle deliziose Sanchez, She's Got It All e Some Days.
Quando le melodie di Spirit Of Minneapolis diventano grigie e sgranate, è perché c’è qualcosa di nuovo che si muove e pulsa all’orizzonte, sullo sfondo elettrico compare efficacemente l’armonica in Hard Rain Fear, una comparsata per il banjo nella corale bellezza di Hope, Green, or Me, o semplicemente inseguendo il vento del rock, placido nella ballata di Bonfire ma con il suo invisibile colore irrequieto, un esigenza di sopravvivenza per i 4onthefloor.