Un disco stroboscopico per l’esordio della cow-punk texana degli
Sleepin' Rattlers, materia incandescente che sputa la telecaster su colori e sfondi da western movie, luci e forme del country decifrate con la coda dell’occhio dal vocalist e chitarrista Brad ("Bev") Bevill, bravo ad intuire di poter ancor contemplare gli spazi battuti da band –defunte- come gli
Slobberbone (“
I grew-up listening to country and western music, along with oldies and gospel,” dice Bevill. “
Once I discovered punk rock I quickly realized those four genres have a ton in common in terms of how the songs are constructed. I’ve always wanted to combine the elements of those genres and create something that I want to listen to.”)
Punktry & Western Music tira dritto e spedito nelle terre di mezzo battute dai fuorilegge texani,
I Had to Kill Her e la deliziosa
Life As an Outlaw, sono come luoghi di transito, da attraversare col violino di Kevin ("Viking") Poe su strade sterrate dove il West non smette di essere il West.
Scoppiettante il cambio di ritmo di
Suicidal Betty e della brillante
Lost in Amarillo (Panhandle Blues), lo spazio contemplativo del country sconfina nel rock ma è pur sempre in grado di regalare perle come
Death Row, Tx, una ballata dove nei frammenti della slide guitar si stabilisce il senso e il destino di personaggi, mossi da spiriti diversi, e accolti da uno sfondo che sembra volerli cancellare, ma il mito del West li rende attori.
Il meccanismo di
Punktry & Western Music non si inceppa anche se prende a girare in una sorta di scontata, muscolare ripetitività (
Walkin' in My Shoes,
Kane the Killer,
The Cowboy Rides Away e
Love in Vegas), ma non esclude gradite sorprese affidate alla pedal steel in
Jimmy-Don e
This Time Darlin', al violino in
This One's for Tuffy e la lap steel di
Been a Long Night.
Punktry & Western Music è un disco rozzo e imperfetto, ma a suo modo intrigante.