JASON ELMORE & HOODOO WITCH (Tell You What)
Discografia border=Pelle

     

  

  Recensione del  08/04/2013


    

Un ritorno costante all’ordine del rock e all’assorbimento del magma del blues, la chitarra del texano Jason Elmore dalla strumentale iniziale (un omaggio al talento di Freddie King), inizia a muoversi all’interno della struttura compatta, possente, massiccia di Tell You What, tanto forte e prevaricante da assorbire le fortissime spinte degli Hoodoo Witch, il power trio (Chris Waw al basso e Mike Talbot alla batteria) focolaio del signor debutto del 2010, Upside Your Head. Vecchia scuola blues quella di Jason Elmore, si scende tra i Diavoli e le anime in pena nella vibrante bellezza di Southbound e poi ci s’innalza repentinamente nella dolcezza del Rhythm & Blues di una gemma malinconica come Cold Lonely Dawn, lo stile ideale per decantare quell’amore che alle donne, ogni tanto, sfugge: “I gave you money, the finest clothes in town. But when I need love, love, love, you were nowhere to be found”.
Tell You What rispetta quasi il disegno di un prisma, le cui facce non portano a una conclusione lineare, ma aprono continuamente spiragli, ‘riflessi’ che non necessariamente si concludono. Seguono un’itinerario che mira a precisare ciò che è stato e a definire meglio ciò che è il blues, 8 minuti, nella scia dello splendido vortice incantatore della jam alla chitarra, ma l’abilità di Elmore e nell’affiancargli una calda sezione fiati, ed il vincitore dell’ultimo Dallas Music Awards, categoria ‘Best Blues’, la spalleggia ancora nella deliziosa When The Sun Goes Down, altri lunghi 7 minuti aspettando che il sole inghiotta tutto, parole e melodia, dove il tempo della chitarra stavolta è percorso da una malinconia che profuma di sincerità. Un’altra incantevole partitura musicale segnata (come in Don't Pass Me By) da semplici accordi, da umori e sfondi Texani, e come il vento, pronto a condurci da un’altra parte, a creare un’altra colonna sonora.
I pensieri e la spinta ad emergere da un quotidiano che vacilla in Bottom Feeder aumentano il ritmo e cambiano repentinamente lo sfondo, torbido blues/rock, cupo e impetuoso, squillante e celebrativo in Good Foot, Jason Elmore & Hoodoo Witch ne trovano il centro anche quando è volutamente sbilenco nella notturna Dirt Ain't Enough. Il tratto finale di Tell You What diventa invece una ricognizione alla frontiera del country/blues, nello spazio incolmabile tra il Buck Owens della seconda strumentale, la breve Buckaroo, e la splendida versione di You Don't Miss Your Water di Otis Redding, in una rappresentazione classica dove non sfigura She Fine, con l’unica concessione allo spazio per quella Country Mile di Rory Gallagher. Spazio dell’umano, del pensiero, dove si muove agilmente e con meditata naturalezza Jason Elmore & Hoodoo Witch. E dove, ovviamente, è il montaggio tra rock e rhythm&blues a far la parte del Leone.