ARIANNA ANTINORI (Arianna Antinori)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  03/03/2013
    

Una lunga, vibrante, intensa attività live per Arianna Antinori da non lasciare spazio alle ombre che si aggirano lungo i margini del mito di Janis Joplin, il punto di svolta della sua vita e carriera.
Nel 2010 vince il 1° premio in concorso canoro -a livello mondiale- indetto dalla famiglia della Joplin, un fantasma che ha abitato fino al 2011 la vita di Arianna Antinori nell’incertezza fra il desiderio di un disco personale e la sua negazione come ‘tribute band’. Ebbene la bella Arianna arriva a coglierne l’essenza per il modo in cui riesce a introdursi in questo scarto, una voce splendida spinge I Give in un’area di transizione tra i fondali del passato, blues-rock viscerale, psicadelico anni ’70, con proiezioni nel futuro.
L’aiuta la strumentazione di Jean-Charles Carbone e Marco Fasolo, nel cuore di un’appassionata Freedom c’e spazio anche per l’armonica di Marco Pandolfi con una lunga sosta nel roboante ristagno del rock che arriva a mischiarsi nel soul tra Gone, I see you e You know (convince meno Shut up).
Quando non si agita, come su di un palcoscenico, Arianna Antinori riesce a soffermarsi nelle zone dello spirito, splendide For my Friend e Our Days, il loro fascino fonda sulla cura dei dettagli al pianoforte (la conclusiva The river's end), perché ogni dettaglio rimanda a qualcos’altro di cui si coglie una risonanza distante nell’unica cover, quella Can’t Be the Only One, l’oscuro brano della Joplin scritto nel 1968.
La scelta del coinvolgimento o quella del distacco sono le due facce di Arianna Antinori con cui gioca seduta al piano, nel suo fluire lento, come un fiume. Il tempo necessario per travasare il peso della storia, placcato di ricordi, nel proprio lucente futuro.