“
For this next song I need a couple Righteous Hillbillies to help me out!”, a volte basta poco, una frase con promessa di musica dentro musica per Brent James e Kev Wright (voci e chitarre), e subito un tripudio di suoni e colori di rock ‘n roll lungo le strade dell’Illinois. Ma è stato come accendere una candela in una stanza piena di luce: “
We learned a long time ago”, dice James. “
No matter who’s in front of you be it 50 or 50,000, you play like the end of the world is coming. We’re still working on the 50,000!”.
Non poteva che essere ‘spumeggiante’ il debutto omonimo dei
Righteous Hillbillies, annata 2009, un movimento incantatore di note come un mare notturno, denso e oleoso, dove le corde delle chitarre si gonfiano e si rinfrangono nel rock ‘n roll, l’immagine che apre al successivo EP e chiude
Trece Diablos. La ricetta resta semplice, ricca e prelibata, rock grintoso, radici e americana, spirito da blues band, tanto talento e passione da saggiare nelle prime tracce,
Beautifully Broken,
Barflies e
20 Pound Hammer racchiudono uno stile nervoso, secco, un ottimo senso della melodia, e anche nei testi la penna -che solca esperienze personali- è capace di farci cogliere la vita che pulsa senza rinunciare al sorriso.
Un vortice di chitarre nelle frizzanti e deliziose
Hoodoo Voodoo e
C'mon Now, per entrare nello strato intertestuale che le origina mentre si immergono nel profondo dell’America del Sud senza guardarsi attorno, ben gasata la brillante
Good Ol' Boys in un ‘pedinamento’ al rock n roll che si dipana serrato e sempre ispirato tra
Life Gets in the Way e
Steel Yard Train, catturandone una sorta di andatura ondulatoria, più lenta, un moto ascendente e discendente con contaminazioni più ‘agresti’ in
All Over Now.
La scelta naturale di mischiare il blues (
Sweet Dove e l’elettrizzante
Money Train Blues). “
We’d like to get out on the road and try obtaining some commercial success,” dice James. “
We’ve all grown musically and feel confident that we’re ready to take it to the next level”, un pensiero con poche velleità intellettuali e tanta concretezza, quella del rock facendone l’impalcatura e la chiave espressiva di
Want Fo' Nuthin (la storia di un uomo che ama spostarsi da un luogo all’altro) e la splendida chiusura di
Before the Devil Knows. Poche sfumature per
Trece Diablos, un disco di “
Rock ‘n’ roll music for people who still believe in rock ‘n’ roll music!”