RADNEY FOSTER (Del Rio, Texas Revisited: Unplugged & Lonesome)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  19/12/2012
    

Un week-end al cedar street Studios di Austin, Tx, a celebrare il ventennale del debutto solista di Radney Foster: “Del Rio’s arguably the best country record I’ve ever made,” dice Foster. “So many young singers and songwriters come up to me and say, ‘I wore that record out’. I told Capitol in my second meeting that if they wanted me to record Del Rio, TX, 1959 all over I’d be fine with that, Radney Foster’s my biggest influence.”
La storia dell’esordio country di un provetto honky tonker viene avvolto dall’acustico, è lo stile dell’unplugged a garantire un certo effetto al passaggio dall’entusiasmo di un ragazzo con la nostalgica meditazione di un Radney Foster maturo, come la scrittura trasparente e lineare di Del Rio, TX, 1959 continua a dimostrarsi abbastanza impermeabile alle mode e alle tendenze del quotidiano. 10 le canzoni originarie, con un cambio di posizione tra Old Silver e Went for a Ride, un nuovo brano (Me and John R. toccante storia sul padre e Johnny Cash) suonate con un’affiatata squadra di musicisti, spiccano Marty McGuire, Dixie Chicks, al violino e Jon Randall Stewart alla chitarra e mandolino che abbelliscono immediatamente Just Call Me Lonesome.
Assicurano una sorte di copia conforme al disegno di Radney Foster per Del Rio, Texas Rivisited: Unplugged & Lonesome, coi sapori di confine, radici tra Messico e Texas, in una specie di chiusa tra lap steel e violino che permette ai due mondi di Del Rio di restare allo stesso livello, un compartimento stagno nella splendida Don't Say Goodbye dove la fisarmonica trova facile presa in Old Silver e Louisiana Blue ed aiuta l’ascoltatore a passare senza difficoltà ‘respiratoria’ da un cd all’altro.
Con Easier Said Than Done e A Fine Line c’è uno spostamento per Radney Foster nello spazio dell’introspezione come metafora di un viaggio dentro la propria anima, e Del Rio, TX, 1959 rivela nuovi sprazzi di innegabile interesse (l’armoniosa bellezza di Me and John R.), i percorsi acustici danno nuova luce ad una ballatona country come Closing Time, si avvolgono alla tristezza di un honky tonker, al territorio cowboy della splendida Went For A Ride, dove i perimetri del ‘West’ sono rimodellati di continuo, Nobody Wins e l’effervescente Hammer And Nails. Dietro di esse Radney Foster si nasconde per celebrare l’idea di ‘Unplugged & Lonesome’, lasciando una traccia indelebile, un segno che travalica il tempo di Del Rio, TX, 1959.