DOCKERY DAWGS (Shake What You Got)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  18/12/2012
    

Duo Norvegese, John Reitnan e Geir Hansen (chitarra e voce) si sono conosciuti negli anni 90, hanno partecipato ad alcuni festival blues prima di incidere l’esordio Moan, la risposta del pubblico è stata incoraggiante e hanno realizzato un’altro cd, tra classico e blues acustico. Nel 2010 c’è stata la virata verso le tradizioni del Sud, allo spirito del delta mississippi, Dockery Dawgs (il nome arriva dalla vasta piantagione con la fattoria di Will and Rice Dockery nel cuore del Mississippi, dove è nato il Delta Blues) è diventato un quartetto per Shake What You Got.
Un disco che ama la voluminosità delle chitarre (nel senso duplice di volume e di luminosità), senza impennate particolari ma con interessanti escursioni nelle profondità del Blues dove sguazzano Shake What You Got, Trouble’s All Gone e Devil’s In Your Mind, battiti irregolari sulle corde in Coming Back e Sticks ‘n’ Stones, passaggi attraverso un lieve rullo di percussioni ed inducono alla ripetitività della slide guitar nella sublime I Can’t Get Satisfied.
La formula ha un congegno pronto a ‘deflagrare’ nelle splendide God Moves On The Water e Grinning In Your Face, costringe l’ascoltatore a percorrere territori sconosciuti e ‘impraticabili’, fanghiglia sudista e fede nel Signore, un suono acuto che nasce da un sottofondo luciferino in Wang Dang Doodle e Hellhound On My Trail. I Dockery Dawgs lo isolano progressivamente, cresce in sonorità timbricamente opposte nella spedite e instabili Alice Mae e Modern Times Blues creando emozioni e costruendo ingranaggi melodici in grado di annullare tutte le distanze.