Dal Kansas alla periferia texana, amore a prima vista (
Drink about it, 2007,
Out of control at the Hilltop, 2008) si nutre come edera nel suo attaccamento sanguigno al roots alcolico, al brodo di suoni che da sempre contraddistingue il Texas, la parola amore – forse la più inflazionata, la più polisemica e la più equivoca di tutte le parole- per i
County Road 5 è una sola:
Asphalt & Whiskey.
Nel terzo cd dove raramente riescono a incidere sulle intenzioni del ‘sentimento’, si limitano a comunicare e a circoscriverne l’amore nella strada e nel whiskey, tra l’armonica di
Dusty Sharp e le chitarre di Dustin White e Seth Campbell nella raggiante
Title-track non c’è alcuna centralità, sembrano cellule che s’intrecciano casualmente, ma brano dopo brano, al banjo compatto di
American Way e alla lap steel della saltellante e piacevole
Country Ain't the Country,
Asphalt & Whiskey dimostra di saper spendere bene ogni singola e rozza melodia, costruendo un dischetto semplice e leggero, andamento circolare in cui gli estremi melodici si toccano in continuazione, nei riffs della malinconica
Some Things Never Change nei ‘princìpi’ delle gobibili
Your Kinda' Livin',
Drink I Couldn't Handle e
Trailer Up for Sale dove prendono forma il dentro e il fuori della spensierata giovinezza della
County Road 5, gli spazi fisici assolutamente funzionali al nucleo di
Asphalt & Whiskey.
Si soffermano su pochi dettagli funzionali nelle solide
Amos Moses e
Country's What You Got e macinano nella conclusiva
Factory Job una testimonianza schietta, privata, classicamente politica, ma dal sapore agrodolce, impietosa e sboccata. Un disco accattivante anche senza mettere in evidenza particolari nuove idee, i
County Road 5 mostrano almeno quella necessaria (e sempre auspicabile) gradazione alcolica verso un artigianale ‘texas roots’.