RODNEY CROWELL (KIN - Songs by Mary Karr & Rodney Crowell)
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  Recensione del  12/09/2012
    

Nel 1995 il romanzo Cherry and The Liar’s Club si piazza in cima alla classifica dei libri più venduti per il New York Times e ci resta per un anno, una storia di adolescenza cruda e ironica dal profondo East Texas, una storia di segreti di famiglia che si dà e si restituisce per frammenti e rovine intorno ad un padre attaccato alla bottiglia, nell’attesa di qualcun altro che la raccolga.
Rodney Crowell risponde al richiamo e incontra la scrittrice/poetessa Mary Karr -la prima volta- per un brano dell’album Fate’s Right Hand -Heartbound- ma come dice la Karr “We grew up about 100 miles apart in the same stretch of east Texas Ringworm Belt”, una ‘relazione’ destinata a continuare in Chinaberry Sidewalks –il romanzo di Rodney Crowell del 2011- la storia autobiografica di un’adolescenza nel Texas anni ‘50 ed il rapporto amore/odio con i genitori, un padre alcolizzato e un predicatore come madre, sermoni e alcohol.
La religione la spunta nell’idea di KIN (Songs by Mary Karr & Rodney Crowell) ma la Karr non è una cantante, “We settled down and raised a record,” spiega Crowell. “The stellar lineup of vocalists who render the songs became extended family”, la soluzione è una parata di stelle con Joe Henry a produrre: il cerchio di KIN ha al suo interno tanti altri anelli, procedono lenti come in un mosaico (le country ballads di Norah Jones in If The Law Don't Want You, Just Pleasing You di Vince Gill, le splendide God I'm Missing You di Lucinda Williams e Sister Oh Sister di Rosanne Cash) con alcune tessere staccate, la ruspante Momma's On A Roll (Lee Ann Womack), isolate (Long Time Girl Gone By di Emmylou Harris), ma che progressivamente si uniscono fino a creare il quadro completo di KIN (Songs by Mary Karr & Rodney Crowell).
E poi c’è Rodney Crowell, non ha perduto lo smalto della scrittura e l’intelligenza di intrecciare fenomeni sociali, psicologici, di costume, disegnano l’aria del tempo di Anything But Tame e Hungry For Home, trovando una sublime ‘aurea benedetta’ in I'm a Mess e nel duetto con Kris Kristofferson di My Father's Advice. Regalando una bellezza nuova, significativa e profonda, alla fisicità ‘ascetica’ di KIN (Songs by Mary Karr & Rodney Crowell).