WAYLON SPEED (Valance)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  06/07/2012
    

Anche il buio di Hank Williams ha i suoi colori, dal Vermont arrivano fino nel West Texas con i Waylon Speed, ne fanno il proprio arcobaleno invisibile nel nuovo giro country di Valance. Lasciano per strada la patina ‘metallica strumentale’ del secondo cd di Horseshoes and Hand Grenades –un avvisaglia chiara nell’ultimo ep The Boots, la telecaster del Rev. Chitwood Hammaker e la pedal steel di Brett “the Ghost” Lanier tengono sguarnite molte porte (di ingresso nella rustica Beef Jerky and Beer e di fuga nella virate elettriche di Kelly Ravin in Livin') e per non restare imprigionati in uno schema melodico, le varianti scattano di continuo, selvaggie in Then Again e lungo i bordi di I Heard the Shot, coordinate rock continuamente riscritte in Valance dall’incerto oscillare delle chitarre, basculante dal punto di vista della brillante Cherry Plane.
I Waylon Speed non richiudono l’orizzonte country dentro i confini del familiare e della nostalgia, l’armonica saggia l’andamento agreste di Gotta Get Out, alla The Bottle Rockets anche quando corrono in Killin' Time e nella splendida Silver and Gold, dove trovano un rigore e una nitidezza di scrittura che rende Valance ancor più intrigante, accattivante, emozionante, ipnotico (a tratti, nel coro, nel lungo assolo e nella dolcezza del violino di Joe Cleary).
La primitiva, candida realtà di Valance -che scivola rapido sino alla fine- è nell’ascoltare una Smoke che saltella, sfrigola fino allo scoppiettare di Train Out of Town, un corredo di note che mettono –anche stavolta- sulla giusta strada i Waylon Speed.