“
I’ve always hoped I would stay around long enough to get to make a record of Jerry Jeff Walker songs. He’s the guy I saw at 19 and decided to try to be like. His are the first songs I learned”, dice
Todd Snider. “
He is the reason we put a gypsy flag on stage. It s kind of a tribute record but not the kind of record in which I record my favorite Jerry Jeff Walker songs because I don’t have favorites. We just went into a studio with another hero of mine, Don Was. We played about 30 of Walker s songs randomly, without forethought, and let the performance of the songs dictate the way the record was taking shape and which songs would make it.”
A
Todd Snider importa riscoprire la bellezza intrinseca nella carriera che si muove di
Jerry Jeff Walker, senza seguire una scaletta predefinita ma una personale retrospettiva che ruota intorno al 1962 e il 1965: tra New York, la California e la Louisiana, getta uno sguardo su quello che molti hanno perduto, lasciato cadere per strada, da un ‘gypsy songwriter’ che ad Austin dal 1970 ha plasmato l’anima da fuorilegge al country locale, e dove l’amicizia tra
Jerry Jeff Walker e
Todd Snider si è consolidata.
L’immagine luminosa di
Time As We Know It: The Songs of Jerry Jeff Walker sembra ritagliata nella notte, piano e chitarre così spigliate tra
Vince Triple O Martin e
Jaded Lover, emanano subito bagliori country-rock, illuminano come l’armonica di una splendida
Moon Child o in
Takin' It As It Comes, luce intensa anche nella ballatona di
Derby Day con
Todd Snider pronto a dividere
Little Bird con un paio di ospiti (Elizabeth Cook e Amy LaVere) proiettandosi verso il confine messicano di
Sangria Wine, e conquistandosi un ruolo centrale in un’altra perla,
Continuing Saga of the Classic Bummer or Is This My One Way Bus Ticket to Cleveland, tremori silenziosi al piano in un omaggio commosso e astratto, proprio come piace a
Todd Snider.
Un tributo che sa far vibrare con lucida commozione tutte le corde delle emozioni elettro-acustiche, tra
Hill Country Rain,
Laying My Life On the Line e
Railroad Lady, brani senza data di scadenza, rimappando nel finale -tra la deliziosa
Pissin' in the Wind, la mitica
Mr. Bojangles e la corale
Will There Be Any- le coordinate di
Time As We Know It: The Songs of Jerry Jeff Walker. Un proprio universo da scriversi in corsivo semplicemente perché realizzato altrove. Ma solo per quello.