30 anni sulla scena musicale texana per un songwriter dalle due facce (il periodo tra gli anni ’80 e ’90, rock/metal trascorso in Europa con tour insieme ai Tesla e Slaughter, ai progetti di matrice roots & country -un duetto con l'amico Heath Childs intitolato
Trading Pains e
How Country del 2009) “
Burned At The Crossroads is a true outlaw country, smoking, drinking, opinionated tribute to a way of life that wouldn’t get a stamp of approval by many preachers”, l’epitaffio candido per un avvio nostalgico diviso con
Good Old Days e
Oakalla Road, un modo spiccio, ma insieme elegante e funzionale con cui
Mark Allan Atwood risolve all’interno di
Burned At The Crossroads i continui ritorni all’indietro tra country e rock :“
Everyone wants to know, what is this music. I don’t know what we play. There’s Texas country red dirt music. We’re certainly not normal country.”
In effetti la strumentazione dei
Brimstone spazia tra armonica, piano e una lunga sfilata di chitarre (con Lloyd Maines in appoggio con la voce di Bonnie Whitmore),
Burned At The Crossroads ama gli spari di pistola, il flusso delle parole come in
Dead Man, veloci e potenti come un treno, la pedal steel tra il rombare alcolico di
And Whiskey e la profonda
Anyone Listening, a
Mark Allan Atwood va senz’altro il merito di aver squarciato il velo di carineria che ultimamente sembra avvolgere, come una pellicola domopack, il country/rock texano (che ve ne pare di
Song For You?).
Ma dato che le etichette non qualificano le melodie, ecco il mix blues/pop/rock/country di
Liar e
She's Good, una ballata introspettiva come
Ghost nella vera tradizione cantautorale texana per sintetizzare e illuminare ciò che nella vita, come in una soap opera o in un tg, è dispersivo e insignificante per molti. Bastano un paio di accordi ad
Mark Allan Atwood, come nella conclusiva
California. Un mosaico che la telecaster nel finale tra
Strong Enough e
From The Water completa permettendo di intravedere tutte le potenzialità di
Burned At The Crossroads che si compone di frammenti rock densi fino alla saturazione o che si sviluppa rarefatto a partire da precise melodie country.