STEEL WHEELS (Lay Down, Lay Low)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  01/06/2012
    

Tra la Virginia, Michigan e l’Illinois tutti si auguravano dopo Red Wing (3°disco, del 2010) che i The Steel Wheels trovassero maggiori tesori tra la Appalachians music, magari setacciando anche il serbatoio dell’Americana e senza finire sfasati rispetto ad una trama tipicamente bluegrass. Ebbene nel percorso elastico di Lay Down, Lay Low si scopre nel continuo rimbalzo tra mandolino, banjo, violino di Trent Wangler, Jay Lapp e Eric Brubaker, lo stretto rapporto tra l’uomo e la natura, ma stavolta si esalta anche al di fuori dei confini propriamenti ‘bucolici’.
Il multicolore e lucente percorso country di Breaking Like The Sun che continua imperterrito e implacabilmente a dettare i tempi dei The Steel Wheels, si arricchisce di ‘inquadrature’ talvolta tagliate nel profondo Sud (le seducenti Andrea e Indian Trail) e in altre occasioni indugianti qualche secondo in più nel gospel di Rain In The Valley e nella ballad di pura americana, come nella Title-track.
Zoomate brevi che arrivano in Texas con la delicata lap steel di Halfway To Heaven ed Endure, pervasiva e dominante come il violino, al punto di sostenere e definire gli ultimi spazi di Lay Down, Lay Low, tanto che quando illumina Know Her Name, One Night e Spider Wings ma anche le due strumentali Fridley's Gap e Nola's First Dance, l'immagine country dei The Steel Wheels torna seneramente a pulsare e a ricostituirsi per intero.