Una vita nel circo tra leoni, tigri, cammelli ed elefanti, in giro per gli States per circa 20 anni, poi ha deciso di cambiare mestiere ("The circus was good to me for many years, but I feel I have done with it all I can") il Casey Canan musicista non assedia immediatamente i ricordi ma cerca di insidiarsi amorosamente nell’immagine della provincia texana a cui è passato accanto per tutta l’infanzia, chitarra e voce nella natia Paris, Tx, dove incontra il songwriter Michael Oneal (“I have a great friend, one night while we are having a beer, I am telling him stories about the stuff that happens on a circus, and he says ‘Man, you got a million songs in your head, you should write them down’. I went home that night and put down Two Shows and A Plane Ride, a song about hearing the news, when Wayne Franzen was killed by a tiger during a performance. It just kinda went after that, now I hear songs in everything I see and do.”)
Nel 2004 l’esordio di The Show Must Go On, 10 ballate acustiche e le prime riflessioni di un uomo che gira e fotografa il Texas per scrivere canzoni, scorre e sospende il ritmo per trovarlo nel texas roots del nuovo episodio Wrong Turnes. La spessa slide di Accent ma così armoniosa in Streelights, strappa e sfrangia una serie di convincenti ballate introspettive ma col passo e il sapore della periferia, Going Home, Gambler's Lament e Mustang, l’armonica di Love Departs e Wiseman, il violino della Title-track, si intravedono le facce di un rodato folksinger con il sorriso sulle labbra e con quel guizzo secco, ironico, texano (“Usually from stories or things that I see happen. From things that really pissed me off. I could see myself being a political writer very easily. Politicians can really get the creative anger going at times”). Aggiungiamoci dei convincenti scorci fumosi da barroom -Paris Texas, Forget About Being Friends, Hey Dog-, limpide anche nelle poche luci artificiali (le tastiere in Tenaciously Apathetic) ma è sempre polvere texana. Wrong Turnes se ne serve per restare libero da pastoie commerciali e possibilmente sganciato da antipatici confronti con il passato.