Il songwriter del Kentucky ha ampiamente dimostrato nei precedenti 6 dischi non solo di avere un mondo poetico, ma di saperlo esprimere attraverso altrettanto definite scelte, per
Long Ride Home il sentiero della country music lungo 2 cd, 16 canzoni necessarie a ripercorrere il periodo dell’adolescenza, riproporre alcuni brani scritti nel lontano 1975 e co-scritti con il padre Wayne (“
So Long Ride Home is an apt title. Our South was Kentucky and the mythology of coal miners, and there’s an old style of country music that relates to those stories. Some of my songs have been around since I was sixteen. We had moved to California and my dad rented a cabin in Big Bear, where we wrote country songs. I had eight or nine solo albums and never thought of them. But then I dragged them out when I was working on this record”).
La registrazione di
Long Ride Home si appropria del soggiorno di casa, in una lunga primavera insieme a tanti amici -
Guy Clark,
Rodney Crowell,
Patty Griffin,
Tim O'Brien e molti altri- a dividere strumenti, canzoni, momenti spensierati e ballate malinconiche.
Le melodie basculano da un filo all’altro del country, del folk/blues & americana, decentrando le note con pentagrammi dolci, angolati, rotondi, ribelli, tremolanti, al contrario e così via dalla splendida ballad di
It Must Be Sunday,
Darrel Scott scende nelle strade del suo passato attraverso ampi sguardi nell’honky tonk e dal retro di un barroom in
Hopkinsville,
Pay Lake e
No Use Living for Today, con limitati movimenti e precisi raccordi nelle ballads (
Too Close to Comfort,
You'll Be with Me All the Way, alla meravigliosa
Out in the Parking Lot di -e con-
Guy Clark).
Riprende con attenzione gli aspetti della vita quotidiana e li accompagna con armonica, steel, pianoforte (
Someday,
You're Everything I Wanted Love To Be,
Dance in the Darkness,
Every Road Leads Back to You) trovando e scorporando i ‘detriti’ del country e del West, li porta a galla nella toccante
Candle for a Cowboy, si affida alla scuola Jim Lauderdale per
No Love in Arkansas (The Ring) e
Trying Not to Love You, e riesce a non farsi travolgere fino alla conclusiva
Still Got a Ways to Go regalando vita a
Long Ride Home, quella stessa vita che
Darrell Scott sente dentro, portando in scena la vera essenza del country.