LANCE LOPEZ (Handmade Music)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  29/12/2011
    

Trasferta al celebre Ardent Studios di Memphis per Lance Lopez, texas-bluesman-chitarrista nato in Lousiana e vissuto tra New Orleans, Florida e Dallas, innamorato del rock (“I have always admired bands like Cream, Jimi Hendrix Experience and ZZ Top”, dice Lopez. “They all consisted of remarkable soloists and that makes totally sense because with such a trio you have no possibility to hide behind a wall of keyboards”) un amore forte a tal punto da esasperare ogni altra vitalità e passione, e mentre altri focolai di interesse latitano, quando la famiglia ritorna definitivamente in Texas, inizia la sua avventura al fianco del vocalist Johnnie Taylor e non molto distante da First Thing First, l’esordio del 1998.
Handmade Music segue il celebrativo Salvation From Sundown (DVD allegato e registrato in Germania) vede il trio (con il bassista Chris Gipson e il batterista Jimmy Dereta) rifiutare ancora di sottostare alle leggi del mercato discografico globale e l’iniziale Come Back Home apre con ritmi da rompicollo, e mantiene la stessa rutilante velocità di crociera –senza cedimenti- fino al termine di Handmade Music. Blues e rock, selvaggio, sporco e riff dipendente dalle arcigne Hard Time, Traveling Riverside Blues e la splendida Your Love, ma niente smancerie sentimentali, solo giochi alle corde intinti nel blues più sfrenato dove Lopez è attento a ritagliare melodie ‘composte’ come nella deliziose Let Go e Dream Away.
Per il resto è un continuo modellare la forma sulla materia delle corde (una perla, la conclusiva Lowdown Ways), il ritmo è incalzante in Black Cat Moan, Handmade Music non conosce soste (tastiere e rock’n’ roll nelle sfrenate Get Out And Walk, Can You Feel It e Letters, la steel che accompagna la ruvida strumentale Vaya Con Dios). Bisogna fidarsi della chitarra di Lance Lopez, è di quelle capaci di ‘avvelenare’ un’intero disco e trarlo dalle secche della stima a breve scadenza. Garantito.