La band di Chicago acculuma materiali,
Clava mostra scorie blues più accentuate di
Grace & Melody, non ha apparentemente l’unico scopo di compilare un riconoscibile catalogo di melodie fruibili da un’ascoltatore, comunque, dal palito fine. Jeff Massey lo prende ancora alla giugulare, ma gli lascia tutto il tempo per capire -come nella flemmatica bellezza di
Remember The Taker, che con la
The Steepwater Band dopo l’ottimo
Live at The Double Door bisogna tenere sempre allacciate le cinture, perchè si corre anche sull’ottovolante di
Clava.
Ci sono pause, ma
Vanishing Girl mostra il ritorno ad uno stile asciutto e percussivo, felice la scelta nella splendida
Come On Down di comprimere i confini del delta mississippi in densi grappoli di riffs, raggrumato il rock sotto una coperta anni ’70 ne distillano il piacere tra le deliziose
Love Never Ends e
Bury My Burden Deep.
Clava punta soprattutto sugli scatti ritmici, un clima rutilante in
High and Humble con repentine accelerazioni e curvature,
Won't Be Long For Now è ricca d’influenze e suggestioni, cupa e coinvolgente.
La
The Steepwater Band si lega ad uno schematismo blues-rock rozzo e vitale per castigarci senza pietà, come in un luogo dove sembra bandita la luce del sole, caldo e opprimente fino ad
Out On Love, perché in
Off The Rails e
Meet Me In The Aftermath si riesce ad intravedere un ‘esterno’ tra i rapidi, graffianti giochi sulle corde.
Clava non si lascia afferrare con facilità, scorre senza pericoli di strappi e riesce ad esplorare una florida discografia consentendone una visione d’insieme, ma di cui non si conoscono ancora i confini.