Il tempo di assemblare le 30 canzoni di
Calexiana, mettersi alla ricerca di un nuovo batterista e di fretta allo studio di Cesar Creek ad incidere il 15°esimo disco. Swamp, spirito del Mississippi e bluegrass, la ricetta di
Slim Bawb (Bob Pearce) da oltre un ventennio tra dischi solisti e i
The Beer Dawgs, come un bambino che si diverte sempre con gli stessi giocattoli, per alcuni una debolezza ma come dimostra
Boo Dan, linfa vitale.
I fantasmi sonori di
Boo Dan lasciati fluire dalla strumentale (
J' Ai Beson D'une Biere) acquistano rapidamente materialità nel vortice elettro-acustico della piacevole
Big Easy e della splendida
Monkey Dance,
Slim Bawb propone la ‘solita’ rappresentazione di quanto vi può essere sulla terra (lo spostamento tocca New Orleans, la Lousiana, il Texas e il Mississippi) e con dentro l’uomo, paragonabile all’inferno per gli spazi surriscaldati della steel e i tormenti senza scampo di
Slim Bawb, come nella appassionata ballad folk-bluegrass di
Empty Chair.
Un luogo mentale che necessita di tempo e non teme le contaminazioni estreme, nel funky con i soliti punti di sfasamento (
Stuck In The Swamp e
Trouble In Funkytown),
Slim Bawb le scarica sull’ascoltatore con una strana miscela formata da coraggio e lucidità, ma per fortuna torna al punto di partenza con la patina swamp-agreste di
88-44 Blues e della sontuosa
Voodoo Wedding - Amos Moses, 7 minuti, difficile poi elaborarne il lutto.
Con un pizzico di Texas -la sensuale ballatona di
Getting Over Me- e la giostra bluegrass finale di
Hurry Up & Wait e
Fishin' Blues, lo spessore artistico di
Slim Bawb appare evidente e seppur incrostato, si riesce ancora a vedere il talento che c’è sotto.