DAMN QUAILS (Down The Hatch)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  31/10/2011
    

Soul, country, folk e il sapore di un pop-rock fisico, sensuale. Un bel colpo dalla band dell’Oklahoma dei The Damn Quails alla gamma di colori –oramai sbiaditi- del sound Red-dirt, i vocalists/songwriters Gabriel Marshall e Byron White (si scambiano microfono e canzoni, 7 a testa) si affidano all’esperienza dello strano duo Mike McClure e Joe Hardy per l’esordio di Down The Hatch, disco non certamente ricco di originalità, ma il rischio di edulcorate canzoncine radiofoniche e di mielati refrain commerciali è efficacemente scongiurato grazie alla ‘sostenibile leggerezza’ di una strumentazione legata alle radice del country (armonica, piano, violini, lap steel) e non ultimo, la capacità di amalgamare la melodia a uno straccio di storia nel tentativo di uscire dall’anonimato ( ‘band that’s pretty well known in their hometown and surrounding areas’ to ‘band that’s becoming somewhat known on the Texas circuit, has a single on the radio, and is trying desperately to work it’).
Il tentativo trova basi interessanti dalla piacevolezza agreste di Better Place To Stop e della dolce ballad di Through The Fire con nel mezzo Midnight Swagger abbastanza densa da permettere a Down The Hatch di procedere come cerchi concentrici, abbordando lo stereotipo del pop ma abbandonando la nave prima che affondi. Sulle prime, questa specie di cortocircuito melodico spiazza (provatelo, tra i violini di Another Story e Iceman, l’alcolica Fool's Gold, la lap steel, piano e rimandi pop tra Parachute, Mary e So So Long al ritmo di Quicksand).
Ma –a poco a poco- si rivela la carta vincente dei The Damn Quails, i quali riescono a riscrivere la natura di Down The Hatch all’interno di una formula che sembra un rituale, un passaggio comunque necessario verso il grande pubblico, ma riuscendo a sottrarsi alle canonizzazioni del commerciale (ascoltate l’amabile ballata elettro-acustica di California Open Invitation, la puntata roots-texana di Me And The Whiskey, le conclusive Down e Dollars). Di tali sbandi sarete alla fine, cedevoli complici.