ERIC HISAW (Ghost Stories)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  29/09/2011
    

Non ha nessuna intenzione di superare la staccionata del roots-rock, per Eric Hisaw è un acquario immobile in cui si brancola senza infinite variabili, ma la forma, la sostanza di Ghost Stories diventa ancora una volta partitura di un movimento lungo le strade del Texas che non perde fluidità e si avvantaggia dei semplici punti fermi della sua discografia (la vita delle piccole città di provincia, la famiglia, l’adolescenza, le storie del quotidiano) e tutto diventa più circostanzialmente ‘viaggio’.
Il chitarrista e cantastorie di Austin inizia a raccontare di amici e vecchi ricordi dalla title-track, limpido gioco di chitarre con piccoli spostamenti melodici, frammenti rock e roots recuperati e messi di nuovo a fuoco con il contributo della steel guitar di Lloyd Maines e le voci di Chrissy Flatt e dell'interessante songwriter Bracken Hale.
The record has a real 'live in the studio' feeling”, dice Hisaw. “I mean there's a ton of overdubs on there, I play three guitars on almost every song, but most of the hooks and the real essence of the songs were caught in the basic tracks on day one", l’atmosfera la si coglie nella solida Johnston County che segue docile la corrente di un tradizionale rock ‘n’ roll ma anche col country della steel rabbuiata della deliziosa ballad di Payphone, Eric Hisaw taglia tutto l’effimero ma lo scenario semplice e scarno conquista la scena, convince in California con cui apre un lungo ‘film’ autobiografico fatto di frammenti di memoria e lampi di realtà che si collegano con la splendida Lonely Road e Don't Live There Anymore. "Most every song is based on something that actually happened to me, even when I changed names and places, I still left a big piece of myself in there", Eric Hisaw si muove con naturalezza, a suo agio e senza cedimenti tra rock e ballate, Talk to Me, Sleep e The Love She Wants, confermandosi alfiere di uno roots-rock che quando gioca sulla lap steel tra il Texas e i sapori del Mexico è capace ancora di regalare perle come Albuquerque.
Eric Hisaw tra i ricordi e gli sfondi del Texas, frange e risucchia panorami e sguardi che vibrano all’unisono con i sentimenti e i pensieri di melodie ancora in grado di toccare le corde delle emozioni.