Il college, il mondo della giustizia e del crimine analizzato quotidianamente nella carica di professore da dividere con la famiglia (sposato e con 4 figli). Una vita per molti gratificante, ma per
Chris Mezzino c'era bisogno di dare spazio anche alla passione per la chitarra, di farsi un giro nel parco a tema della musica.
Chris Mezzino è una produzione artigianale, genuina come sottointende la cover, appoggiato alla staccionata con in mano la chitarra, in una casa dove c’è spazio per uno studio di registrazione attrezzato e funzionale dove incastonare 9 brani scritti anche con la collaborazione della moglie.
Chris Mezzino si muove con scioltezza tra texas roots e un honky tonk elettrico dalla slide spigliata fin da
Room For Three, l’appeal è fresco e originale e, quanto meno, cerca di battere vie melodiche meno affollate e conosciute.
La pedal steel sedimenta nei tempi del roots di provincia e produce ‘scorie cantautorali’ pungenti come nella splendida
Lawman, giocando con perizia tra le differenti luci della slide nelle ballads di
Leave Her To Me e
The 14th Of September.
Chris Mezzino ci consegna un disco da gustare senza troppe pretese, bastano i tempi alcolici e ruspanti della frizzante
Backwards Country Song,
Drama Queen e di
Beauty a darti la sensazione di camminare nel cuore della spensierata provincia texana, altre come
Loving Arms e la conclusiva bellezza di
The Road That I've Been On, nelle quali
Chris Mezzino si aggira con la stessa gradevole familiarità con cui si riscoprono spazi di casa già noti e rassicuranti. Occhiate fuori della finestra, sul suggestivo portico di
Chris Mezzino.