CODY CANADA & The DEPARTED (This Is Indian Land)
Discografia border=parole del Pelle

             

  Recensione del  28/07/2011
    

L’acqua della sorgente dei Cross Canadian Ragweed non credo sia irremediabilmente inquinata, Cody Canada non ha smarrito una formula che non lo ha mai tradito in 15 anni e 9 album, lo dimostra il progetto ‘The Departed’ insieme al bassista Jeremy Plato: “We kicked around several ideas for names,“ dice Canada. “We’re all from different bands and we wanted something to sound like we came from different places. The Departed was right on the money.” Duplice l’anima di This Is Indian Land, da una parte si apre in modo sorprendente alle molteplici forme del rock e blues, dall’altra rimette insieme le briciole sparse dal tempo racchiudendo i maggiori songwriters dell’Oklahoma e riportando alla luce - insieme ad affermati musicisti, il texano Seth James alla chitarra, Steve Littletonm organo B3 e tastiere e Dave Bowen alla batteria-, quelle canzoni che da tempo voleva incidere.
15 cover illustri (spiccano Kevin Welch, JJ Cale, Leon Russell, Bob Childers) registrate ad Austin che apprezzeranno non solo i discepoli dei Ragweed, dal piano di Face On Mars e Starin' Down The Sun, i The Departed son pronti a scendere nelle terre scure del blues e del rock, là dove l’immaginazione non arriva, ci sono le chitarre da sole a tenerli in vita (la torbida e affascinante Water Your Own Yard, splendidi i 9 minuti finali di Hold On Christian, ma c’e anche True Love Never Dies, Any Other Way e la bella rivisitazione di Home Sweet Oklahoma), senza dimenticare l’approccio roots tipico dei Ragweed che sfocia nelle splendide ballads di Make Yourself, If You're Ever In Oklahoma e Ballad Of Rosalie di Randy Pease, aprendosi ad un rock arioso in Long Way From Nowhere e nella piacevole Skyline Radio.
In This Is Indian Land ci si trova la sincerità di Cody Canada che si racconta attraverso le canzoni che lo hanno accompagnato nel corso degli anni e da sole Years In The Making e quella perla di Water Your Own Yard possono bastare, tanto più ne si apprezza quella verve di una maturità artistica con cui cerca di rimettersi in discussione. Sperimentare è stimolante ma anche rischioso, ma i The Departed garantiscono che Cody Canada ha ancora qualcosa da dire.