ZACH TATE BAND (Southern Rain)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  12/03/2009
    

Canadese d’origine, Zach Tate passando dalla California è arrivato in Texas è lì ha messo radici: “I came from Los Angeles and playing on Sunset Boulevard,” precisa Tate. “This area of Houston is really rich in music and there is a lot of talent here. There is a lot of appreciation for live music. I would take Texas over L.A. any day.”
Un paio di dischi su cui far leva per puntare in Southern Rain su roots scuri e rock ballads armonica dipendente, come nella intensa apertura di So Much To Say, Zach Tate quando canta ricorda il simpatico Eddie Spaghetti nella melodia accattivante di The Bitter End e Devil At My Door.
Il terreno preferito resta la ballad, sempre intriganti tra diavoli e apparizioni di Elvis Presley lungo le strade -allettanti musicalmente- di Southern Rain, Wasting Away, Virginia e la Detroit di We Lost Something, su cui restano storie senza alibi e senza approdi, come se tutte le mattine del mondo fossero senza ritorno, ma alla fine puoi trovarci un’interessante catena di pensieri e belle canzoni.
Ancora l’armonica a dettare tempi della ballata in My Texas Girl e nel cambio di ritmo di I'll Be Gone pronta ad aprire melodie più ariose e disinvolte come in Willi, At First Sight e la ‘spassosa’ The Google Song, insomma Southern Rain ha sempre sostanza, meno Texano ma coinvolgente dopotutto. Ed è quello che conta.