Giovane songwriter texano, nativo di Dallas, di quelli in ebollizione, instabili, dove la troppa felicità vissuta in un giorno può creare brutte ferite, ma anche quelli che per scrollarsi di dosso l’interà città con tutti i simboli e le seccature a cui è connessa, e pur di dormire in un camioncino e fare musica, ha fatto i bagagli e si è trasferito a Fredericksburg. Lì è ripartito con un altro piglio, un’altra intensità, un altro ardore, riversato poi nel primo disco,
Texas State of Mind: texas country, honky tonk e americana, voce calda è impostata, violino e ‘driving guitars’ su storie di donne e whiskey.
Gagliardo mix di sana texas music, quella malinconica e sognante, ma anche bruciante e dolorosa quando si tratta di narrare di un passato che non se va, in più
Cody Rowe sceglie tra i migliori musicisti della Stella Solitaria: la steel guitar di Artie Passons -dalla Kevin Fowler Band, il violino di Brendan Anthony -dalla Pat Green Band (un paio di songwriter con cui condividere i testi, e infine la scelta di due cover doc, Jerry Jeff Walker e Chris Wall).
E poi le canzoni: country e rock dialogano fin dall’amabile
Walking on By, e conducono l’ascoltatore lungo l’esplorazione, il movimento, lo spostamento di
Texas State of Mind, spirito genuino che arriva dalla title-track o dalla luminosa
Half A Heart,
Cody Rowe ci tiene a tenersi lontano dal tipico prodotto di consumo radiofonico, veleggiando lungo le coste del roots-country stradaiolo, dove rimane ben ancorato con
Little White Lies,
Room To Roam e la spumeggiante
Heads You Win.
Un esordio di certo non nel segno della cautela, esibisce nel contempo un gioco di richiami e omaggi che traspaiono in ballatone che restano frizzanti, come
Hard On The Whiskey o nell’omaggio splendido di una pepata
Trashy Women. Le donne e l’alcohol restano il motore degli eventi di
Texas State of Mind, ma seppur biforca verso queste due vie principali,
Cody Rowe ha il tempo per lasciar esplodere ed implodere il suo stile nelle conclusive
Caveman e
One Less Cowboy. Con la medesima naturalezza. Colpendo ancora una volta, il cuore della Texas Music.