CHRIS GATES AND GATESVILLE (Welcome to Gatesville)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  01/05/2011
    

Bastano le foto del booklet per inquadrarlo: la strada, cappellino da camionista, la LoneStar beer in primo piano, insomma sobrietà la parola d’ordine di Chris Gates, songwriter/vocalist e chitarrista di Austin con un passato da bluesman e punk rocker in 4-5 bands (suona dal ’78) che ha deciso di passare dalla parte del microfono e cantare le proprie canzoni. Gli sono bastate un paio di sessioni, alcune demo per testare un progetto solista e poi in rotta verso Gatesville, l’incontro con amici e la chitarra di Tony Readman, ma oltre alla band trova anche l’esordio di Ain’t it Grand (2006) e quest’ultimo Welcome to Gatesville.
A sentire il rock solido di Those Were The Days anche il nuovo disco è attraversato da una carnale vena chitarristica che va ad affondare nel limaccioso sedimento della vita quotidiana di periferia dove il rientro nella norma non è mai in agguato, c’è aria di libertà in Welcome to Gatesville, ‘eleganza’ della spontaneità impastata di blues nella divertente I’m Not Your Man, ma soprattutto capaci di schiaffi potenti come nella vibrante e scura Devil’s on My Trail e in Lowdown & Dirt. Chris Gates ruota tra rock, blues, americana e il Texas, il suo credo è :"We're not trying to change the world or reinvent the wheel," dice Chris, "we just wanna remind folks what a good time feels like".
La telecaster è dolce nelle ballate elettriche di Forever Come Today e di Man of My Dreams o tra i cuori sanguinanti e spezzati della splendida Broken Hearts & Faded Pictures, ma non si smarriscono, mai fiacche, non svuotano di efficacia anche per l’appoggio di una scrittura essenziale come nell’acustica Loving You. Vento texano nella deliziosa Searching For You, spinge Chris Gates and Gatesville ad un finale rovente, ripescando Southern Man ai 6 minuti di Come See About Me con i quasi nove della splendida e conclusiva Simple Man, con quella jam incantevole. Un bene prezioso perché permette una percezione il più possibile pura e intonsa delle strade sonore che si aprono verso Gatesville.