Gringos, pistole, donne e fiumi di whiskey per la cowband dei
Tumbledown, nel mezzo di
Empty Bottle l’ennesima esplosione di energia, giovinezza, ribellione, salti, urli e country-roots fumante. Non si fanno mancare niente sulla rotta per El Paso tra scorribande, tanto buon umore nel segno del motto ‘
drinking beer, whiskey & wine’ che Mike Herrera segue sin dagli esordi e soprattutto da quando si è trasferito in Texas come ama cantare nella title-track di questo terzo disco: “
We drank it all in Bremerton / The bar went dry in Austin”.
I
Tumbledown sembra che incidano sempre lo stesso disco, vero è – piaccia o no – che esiste oramai uno stile riconoscibile sin dalle prime note, dove confluiscono anime e i differenti umori della band, che sanno essere canaglieschi ma romantici, teneri come la nostalgia e amari come i sogni infranti da tenere in ammollo in una bottiglia di whiskey, quell’alcohol che innaffia tutti i brani di
Empty Bottle: scoppia fragorosa una musica invadente, muscolare e molto, molto ritmata da
Places In This Town alle notti alcoliche della ‘gustosa’ title-track accompagnati dalla chitarra di Jack Parker e dai fratelli Marshall, sotto l’apparente e squillante monotonia di continue sbronze i
Tumbledown sbandano inizialmente nella monocorde
Meet The Devil, non troppo coinvolgente e a lungo andare fracassona o quando seguono il canovaccio classico di un cowboy nei guai con la legge, nella schitarrata di
Arrested In El Paso Blues.
D’altronde non è che ci sia mai stato molto di arguto e profondo nelle loro canzoni, ma il sapore texano quello non è mai mancato, ecco allora dalla Dallas di
Great Big World la geografia itinerante di ‘
Rolling down Sunset, the sun has never shined so bright’ arriva a schiarire le ombre tra un saltellante e ruspante rock baciato da armonica e honky tonk, alla ballatona piena di humor -come piace alle donne, boots e dancehalls- di
She's in Texas (and I'm Insane) che diventa strappacuori e romantica nella parte centrale da
St. Peter alla deliziosa
A Thousand More Times, lezione classica mantenuta in vita sotto forma di melodie semplici con tocco western nella splendida
Dead Man Walking, brano di quelli che schiudono abissi di vite e emozioni.
La steel è l’ideale per seguire le
Bad News lungo la strada dove si cercano di scaricarle ma solo la bottiglia può farle sparire, suggestiva
Drink to Forget con ‘femmine’ e alcohol a braccetto: ‘
I drink to drown my sorrows, I drink to have a good time, cause when I memory haunts me my tears fall like wine’. La bottiglia saldamente stretta nelle mani nella cover (fronte e retro) non ammette scuse. Whiskey sound e Whiskey bottles!