LOS LONELY BOYS (Keep On Giving: Acoustic Live)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  01/12/2010
    

Dopo sei lunghi anni ‘on the road’ i fratelli Garza avevano deciso di prendersi una pausa per il nuovo disco, poi il problema alle corde vocali di JoJo ed il piano è cambiato, ma non di molto (“We did a few acoustic shows in the past and thought it was a really cool thing”), ecco allora Keep On Giving: Acoustic Live registrato in due nottate in Colorado che dopotutto servono a ricordarci che son vivi e in ottima forma!
L’idea del live cd è nata quando hanno deciso nello scorso novembre di iniziare un tour acustico chiamato ‘The Acoustic Brotherhood Tour’ (“This tour allows us to play the way we play in our backyards and really show the tradition of our Texican roots”) tra successi, rarità, cover e nuove canzoni con ospiti illustri come Carrie Rodriguez e Alejandro Escovedo -conosciuto durante il tributo Por Vida: A Tribute to the Songs of Alejandro Escovedo del 2004. Così Henry e JoJo danno fuoco alle chitarre acustiche nel loro stile tex-mex, blues e melodia, rivisitando i loro precedenti album di studio - Forgiven (2008), Sacred (2006) e Los Lonely Boys (2004)- aggiungendo rarità e cover direttamente dal 1969 ("Peace, love and gracias to Carlos Santana, The Beatles e Rolling Stones- some of the many musicians and songwriters that made 1969 a pathway for us to follow”) scegliendo nell'ordine Evil Ways, She Came in Through the Bathroom Window e Beast of Burden.
Sebbene i Los Lonely Boys non siano proprio a loro agio con le sole chitarre acustiche come tiene a precisare Henry (“To be honest, playing acoustically for me is a whole different perspective. It sounds completely undressed and raw, and there is nothing to cover up anything. It’s a guitar, bass, set of drums and three vocals.”)
Keep On Giving: Acoustic Live è un ottimo live, suonato divinamente sin dall’impetuosa bellezza dei quasi 8 minuti di Senorita, i fratelli Garza trovano nello show acustico una forma d’espressione più ricca di quanto potessero aspettarsi, perché lavora attraverso emozioni, colori, immagini, idee nate su di un palco a stretto contatto con i loro fans che vengono ripagati da versioni seducenti e spiritate come dimostrano Staying With Me e Friday Night, l’intro di tre minuti di Oye Mamacita è da incorniciare (i tempi si raddoppiano per Man To Beat!), Hollywood, Crazy Dream, Loving You Always e More Than Love hanno quella garbata malinconia che costituisce la tonalità dominante della poetica acustica di Keep On Giving: Acoustic Live, e nel finale trova un Alejandro Escovedo protagonista nella splendida cover degli Stones, Beast of Burden con i Los Lonely Boys a chiudere con il loro grande successo, Heaven impreziosito dal violino di Carrie Rodriguez. Un gran bel modo di passare una serata, non c’è che dire.