HIGHWAY 414 (Hellbound for The Highway)
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  Recensione del  01/12/2010
    

Un quartetto da Milwaukee che non nasconde un certo amore per la musica tra i 60's, 70's, 80's, Hellbound for the Highway trabocca di energia e sentimento, vibra al contempo di nostalgia e di quella giovinezza pura e sofferta insita nel blues. La forza della Highway 414 ruota attorno al chitarrista Saul Aaron Oliver e all’armonica e voce di Paul Fecke: “We grew up in working class homes. We play working class music for working class people”, una band legata ad un’etica del lavoro che da l’anima ma senza sopprimere la parte più autentica, ribelle, quella che lascia trasparire desideri rinvigoriti dall’alienazione di ritmi disumani che tendono ad azzerare le piccole cose.
Ne danno voce attraverso il blues e l’armonica della squillante Show Me The Door, a riscrivere un’America che vive tra lo scarto che separa l’essere una nullità dall’essere il migliore, nel rock’ n roll dove c’è posto anche per le donne di All Fired Up e All Burning Up, e non solo le chitarre sono in fiamme ma anche il corpo, strumento d’unione tra cuore e blues che sussultano nella splendida Ain't That Like A Woman o affondano nella malinconia sempre più col sapore del Sud, nella suggestiva ballata elettrica di Sorry Sunday (Hangover Blues). Armonica e tradizioni bluesy nel classico incedere di Any Friend of Vinnie e di Bridge Across The Miles squarciata da un magnetico solo, quelle solide incursioni nel rock così ruvide e cupe da affascinare in Make Love Together.
I corpi della Highway 414 si muovono così all’interno di uno spazio, come fermi nel tempo, su traiettorie solcate da armonica e chitarre che sembrano ripetersi sempre indentiche a se stesse, ma sono la forza di Hellbound for the Highway: allettanti in I'm Callin', nella strumentale di Bungalo Boogie con un finale ‘rovente’ affidato a Dusk Til' Dawn e ai 6 minuti melmosi in rotta verso il Texas di una perla elettro-acustica come Devil Ridin' Shotgun. Lungo la Highway 414 si corre veloce, perché ci pensano le canzoni giuste e il ritmo agile e naturale del blues di Hellbound for the Highway a farti schiacciare il pedale del gas!