SHAWN MULLINS (Light You Up)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  01/12/2010
    

La vita artistica di Shawn Mullins all’undicesimo disco segna un’ulteriore livello di crescita, musicale e narrativa, capace di indossare gli abiti da folk singer e con un’atteggiamento stilistico adeguato, riesce a stabilire un giusto equilibrio fra omaggio e citazione, distacco e partecipazione con la figura di Johnny Cash tramite una solidità di scrittura e brani fluidi, dove storie di peccato, speranza e redenzione si attaccano e non mollano Light You Up per tutta la durata di un disco autoprodotto con il supporto del batterista Gerry Hansen.
Partendo dalla magia del rock di una splendida California o lungo le boulevards che portano a Tinsel Town, si aggira tra il traffico e i ‘vicoli’ di città popolate in dissolvenza da corpi eterei, attraversati e mescolati da un suono elettrico che sparpaglia sogni di vita che hanno la consistenza del fumo. Possiedono la sua levità, il suo peso. E come il fumo, anche la vita fa comparsate fugaci. Fa il verso al pop in Light You Up, la title track, ma il songwriter Mullins e la chitarra di Davis Causey non lasciano naufragare -brano e disco- nella mancanza di originalità: le ballate elettriche come Murphy's Song o l’introspettiva Blue Sky sono carazzevoli e affascinanti, e quando evoca Johnny Cash nella torbida bellezza elettro-acustica di The Ghost of Johnny Cash arriva anche la poesia: “Some sinners need their saints to be survivors of the fall / ’Cause when you’re down here on your knees most angels look too tall”, ed ancora “So I’ll just live this life out, dust to dust and ash to ash / With my guide from the other side, the ghost of Johnny Cash”.
Il folk-singer Shawn Mullins e l’ombra dell’uomo in nero sono sulla stessa linea a sentire i versi dell’acustica Catoosa County: “I turned 17 in the spring of 1861 / I killed 20 men ‘fore I turned 21”, quando a parlare è un ragazzo della guerra civile americana che vorrebbe “Place a hundred million dollar bounty / On the hate that makes the wars and digs the graves of Catoosa County” o quando un violino country incornicia un’altra intensa ballata come I Knew A Girl o quando le seducenti chitarre circondano e catturano il senso di speranza di un’economia al baratro nella splendida Can’t Remember Summer.
Ma nel finale si sceglie la speranza, un luogo nel quale Shawn Mullins decide di fermarsi e far festa assieme con la vibrante You Make It Better e le armoniose melodie di Love Will Find A Way affidate al sax di Tom Ryan, tanto per esprimere il fascino esclusivo di Light You Up.