I periodi di droga e abuso di alcohol sembrano oramai alle spalle, la sobrietà, la fede in Dio e il matrimonio hanno ridato slancio al songwriter
Cory Morrow e al nuovo disco
Brand New Me, come in un afterlife riavvolge il tempo della vita artistica e ne azzera le coordinate esistenziali in un processo di sublimazione della realtà ancorato alla figura della moglie (a sentirlo nelle varie interviste, una vera è propria ‘salvezza’ da una quotidianità nella quale si sentiva prigioniero) e al suo pubblico, preso davvero in considerazione, tanto da divenire parte fondamentale nelle scelte stilistiche del nuovo progetto (“
Basically, we’re going to be playing the songs the fans want to hear and they are a pretty wide variety of songs, from acoustic songs to full-blown electric songs to more popular ones and a bunch of new stuff off of the new record“), ma con la competenza e la bravura di
Lloyd Maines in produzione.
Un disco spirituale
Brand New Me, alla ricerca di qualcosa di più leggero, meno scuro dell’ultimo periodo: “…
I’ve found the answer, I’ve been searching for on the other records. I’ve always had an optimistic outlook and looking for spiritual guidance, now I’ve found that”,
Cory Morrow ritrova il Texas, la gioia di mandolini e violini (la band in questo caso è l’arma in più, oltre allo stesso Lloyd Maines alla steel guitar, spiccano il gran lavoro del lead guitarist John Carroll e il bravo Brendon Anthony al violino) e così la splendida
Lead Me On riapre uno spaccato agreste accantonato negli ultimi anni, dalla stessa fiammante title-track o nella chiusura malinconica della sublime
Leaving A Bad Feeling Behind.
Risorge la tradizione del texas-style, la vita è un perpetuo ed eterno giro, l’amore viene e va e Cory Morrow sta al gioco e gioca le proprie carte, molti dei brani scritti per la moglie Sherry, tra slide e country/roots con qualche rimando al suono ovattato di Nashville, ma niente di forzato, a sentire la dolcezza della ballatona
The Road Less Traveled o tra la carica elettrica di una brillante
Lonesome, in
A Love Like This o nella rivisitazione di
Doctor My Eyes (c’è anche Rodney Pyeatt alla chitarra elettrica) o delle melodie vincenti di
Second Chance e
Running From The Rain. A sentire le storie di
The Way I Do e
Fade Away,
Cory Morrow sembra guardare alla sua vita (anche artistica) attraverso uno specchio rotto: l’angolazione cui si pone in
Brend New Me rispetto all’immagine che un tempo rifletteva, è cambiata profondamente e seppur con qualche coretto in più (ce li poteva risparmiare nell’accorata
Never Made It To My Lips!)
Brand New Me è il classico disco texano di buona qualità, con ottimi musicisti, scrittura solida, confezione impeccabile e produzione professionale. Allora ben tornato
Cory Morrow!