TREVOR ALGUIRE (Now Before Us)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  30/10/2010
    

Torna Trevor Alguire e si precipita in strada: stavolta è piena zeppa di dobro, mandolini e steel guitars, di country e di storie di piccole cittadine di provincia, di quelle dove i ragazzi scapperebbero alla prima occasione. Nella polvere, tra temporali e acqua si teorizza sul dono assoluto di vita, dell’esistenza e della morte, Now Before Us abbonda di metafore, un disco come al solito ben scritto con il country a far da collante. Quarto come solista per Trevor Alguire, segue dopotutto la stessa rotta degli apprezzati dischi precedenti, fatte di storie da rodato folksinger con l’aggiunta di un gran chitarrista, Giles LeClerc (anche al mandolino e voce).
Si sofferma sulla necessità dell’essere pronti alla ‘chiamata divina’, qualunque essa sia, nell’inizio splendido di Are You Ready, sorta di allegoria ma con contenuti profondi come per Hold On, stavolta è l’amore a essere preso di mira, con storie che crescono e mutano nel tempo.
Ballate agresti accattivanti che simpatizzano per il paesaggio tipico di provincia, non necessariamente texano (poca beer-drinkin’ music) ma dove è piacevole addormentarsi lentamente per poi prendere fuoco improvvisamente, dalle Back Roads combina le ceneri con le scintille divampanti da un country spoglio e da un folk&roots condito con grevi incursioni nel rock come nella brillanti North Wind e Weeping Willow. Beautiful Night mostra la sua innata capacità di saper raccontare una storia, “Round about the time I saved your ass from drowning that night” e come da tradizioni country la melodia semplice, immediata, e la strumentazione acustica aiuta a definirla e a darle corpo.
Spruzzate bluegrass in Pen A Man Down, ballatona verace per What Lies, clima barroom in Hands Full Of Flowers che faranno storcere il naso a qualcuno, ma Trevor Alguire è un songwriter che sa far riflettere intorno ai fili della vita, anche in mezzo alla sconfinata periferia agreste è capace di intecciare, spezzare, perdere e ricucire le melodie con la stessa casualità del destino. Inquieto ed irregolare nel finale, nella bellezza crepuscolare di ballate come Drift Away e Please Don't Leave Us Now, con nel mezzo gli sbalzi elettrici della scura Ditch By The Road. Now Before Us mescola storie e stili, ma solo dopo aver introdotto l’ascoltatore nel suo ambiente, indica i suoi scopi.