MIKE CLIFFORD (Backroads in Bare Feet)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  30/09/2010
    

Il cowboy songwriter e multistrumentista Mike Clifford ha accumulato parecchi appunti di viaggio e brandelli di America sparsi nel lungo cammino tra la Virginia, le Appalachian Mountains, il Texas e la California a sentire i primi 3 dischi tra Johnny Cash e gli Eagles, sparsi tra l’esordio Welcome to the Other Side nel 2002 e il successivo All Night All Day fino ad The Heartbreak Grill And Bar, puro texas-swing da dancehall alla Buck Owens con banjo e mandolini. Dotato di una voce baritonale il texano d’adozione con Backroads in Bare Feet prende un’altra strada e chissà se la manterrà.
È una strada più ardua, perché strizza via parte del suo passato, più texana, più elettrica, e dalla splendida title-track arrivano subito squarci solitari della slide e frammenti cristallini di un cantastorie che nelle sue canzoni stavolta lascia entrare maggiormente la sua vita di padre e di marito, conferendo da subito una quanto mai precisa impronta stilistica ed emotiva di un percorso, di un passaggio alla maturità anche musicale ricercato da Mike Clifford: “I met the love of my life, got married, we had a baby daughter, sold both of our houses, bought a new house, and dealt with the death of two immediate family members. All while playing 175 shows a year”.
Caparbietà e passione tra rock e chitarre, deliziose quelle della solida Stand Up on That Mountain mischiate a dosi di country tradizionale, godereccio e da barroom a sentire la spensierata innaffiata di tequila e whiskey per l’amato Lone Star State di Talkin' to My Drink, un clima da saloon che vede entrare un armonica bluesy che duetta col piano in That's the Thanks I Get, Wake Me When I'm Over You e The Last Time I Cried, confezionando infine ballate elettriche di spessore da Little Baby Girl ad You Should Have Told Me (“I really think this CD offers something for everyone, with everything from heartfelt ballads to raucous honky-tonk to out-and-out rockers. So you have a collection of what I feel are very strong story songs, spanning a wide range of musical styles, but always with a definite nod towards true country music)”.
Nuovi arrangiamenti, nuovi sentieri non proprio abituali che regalano gradite sorprese -in una produzione che resta sempre indipendente- arricchite da gemme come West Texas Sun, un country-rock dal doppio sapore: dolce e amaro, dolcemente e malinconicamente consapevole che tra i voli di fantasia sotto i cieli del Texas si respira il ritmo quotidiano della vita, la più complicata delle scommesse da vivere che passa anche tra la ruspante ballatona di Famous, pura goliardia e freschezza ironica del dietro le quinte del music business fino alla splendida rock ballad di Before You Came Along che ci rivela che la dignità dell’uomo non risiede nei grandi gesti, ma nei dettagli del quotidiano fluire delle cose. Rock e country, due polarità che si attraggono vicendevolmente in Backroads in Bare Feet consentono a Mike Clifford di mostrare tutto il potenziale della sua musica e soprattutto nell’imprevedibilità dei sentimenti, la maturità del songwriter.