BLACK CROWES (Croweology)
Discografia border=Pelle

             

  Recensione del  30/09/2010
    

Per celebrare il ventennale di Shake Your Money Maker, i Black Crowes regalano un doppio disco elettro-acustico, 20 canzoni dense e serrate da sottrarre alle infiltrazioni dell’attuale in un viaggio temporale molto suggestivo. L’idea di Croweology è nata dopo il tour del 2009, quando i corvi erano negli studi di Los Angeles a pensare come festeggiarlo su disco –e per l’occasione resuscitano anche le copie in vinile- e sul palco, in un tour poi intitolato "Say Goodnight to the Bad Guys", che sembra quasi un addio come balena Chris Robinson: “Two years, five years, 10 years - you never know when you jump into the void. It would be nice to have a 30th anniversary. But we should walk away from this while everyone's in a good mood."
Per i fans americani un regalo doppio, con concerti dal doppio set per 3 ore e passa di musica, a noi invece non resta che assoporare quelle sensazione attraverso un disco di plastica: si passa da Shake Your Money Maker -album che hanno amato tutti, anche coloro che lo hanno sempre rinnegato-, al capolavoro di The Southern Harmony and Musical Companion, alla svolta di Amorica purtroppo rinnegata, non tanto per Three Snakes and a Charm, ma per i dischi successivi (radiofonici e di poca qualità che come per Soul Singings contenuta in Lions, riprendono quì aria e vita). Una rivisitazione dove i fratelli Robinson sanno dare il meglio nei classici da repertorio come Jealous Again, Remedy, Hotel Illness con nuovi accordi ad irrompere in Non-Fiction e Thorn in My Pride, nei 10 minuti di Ballad In Urgency e Wiser Time, tutti a sgomitare per acquisire spazio, e ci riescono.
Qualche chicca ripescata come la splendida Cold Boy Smile apparsa in bootleg e Live, una cover di lusso come She di Gram Parsons, per il resto violini, lap steel, mandolini scelte vincenti per She Talks To Angels e Girl From A Pawnshop, per quella perla di Morning Song che tira in ballo il periodo di fuoco di The Southern Harmony, alla rootsy Downtown Money Waster. Si parte allora per una circolazione corvesca-musicale che è sintassi significativa della storia vissuta dai The Black Crowes sancita in un finale meraviglioso con Sister Luck e i sette minuti di Bad Luck Blue Eyes Goodbye.
Croweology è il passato fatto a strappi, proprio come i manifesti fuori dai palazzetti dove è scritta la loro storia.