Texas Outlaws con uno spiccato senso dello humor per il disco di debutto del quartetto
JB and The Moonshine Band capace per tredici brani di non smettere mai di giocare a scatole cinesi con whiskey, romanticherie, donne e dolori lungo le strade del Texas nella speranza di non ritornare in gattabuia come cantano nella splendida title-track,
Ain't Goin Back To Jail. La giovinezza fa da traino e provoca gli eventi di un suono corposo e rozzo come nell’apertura ruspante di
I'm Broke in un viaggio continuo lungo highways che simboleggiano vie di fuga da una civiltà attuale caratterizzata da un sempre crescente distacco dell’uomo da se stesso e dall’ambiente esterno.
I meravigliosi
Whiskey Days di JB Patterson & band percorrono il tempo e lo spazio della provincia texana e di conseguenza la memoria segue un flusso nitido e ordinato di ricordi con i sentimenti che gli ruotono attorno -e non come un pallido miraggio- in una ballatona rootsy sognante dove le lontananze fisiche riflettono distanze amorose e punteggiano (spesso in modo ironico come nei taglienti paradossi di una
Perfect Girl molto radiofonica), integrità sentimentali tra
Glad That You're Mine, nella brillante
Love Don't Let You Decide e nella ballate
Missin You Again,
Doin Fine e
Throw Your Love Down, di una piena, assoluta purezza.
Materia amara, giocata sulla mediocre e ambigua realtà nella vibrante
Good Old Days e le chitarre ruvide consentono al polso di
Ain't Goin Back To Jail di continuare a battere forte mentre filosoffegiano in un altro paio di perle, da
Sticker Peck Out ai sogni musicali di
Chasin’ Rainbows, all’armonica e banjo tra roots e bagliori rock della conclusiva bellezza di
Roll With Me. “
It’s the kind of stuff you would expect to hear on a Saturday night in a little bar in Texas”, sì esatto, proprio quello che qui manca ogni fottuto Sabato sera!!