RYAN LEE EVANS BAND (Whiskey Midnight)
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  Recensione del  31/08/2010
    

Whiskey Midnight sulle interstate texane, lo spazio-western intorno al quale si muove Ryan Lee Evans e band, giovane gruppo inquadrato nei confini di un rock di provincia dalla primordiale matericità roots, completamente impermeabile alle sdolcinature mainstream: 14 brani composti essenzialemente di terra, sole, aria e soprattutto whiskey.
La slide è rocciosa, boots e violini, in quei frangenti entra la scrittura della pimpante All Goes Down e tutto sembra sganciarsi progressivamente da ogni detrito ‘letterario’, chitarra in mano a praticare direttamente i vicoli di periferia, l’arsura e la bottiglia quasi vuota, tutto sembra andare a rotoli con la certezza di non fare la cosa giusta, ma almeno spunta del sano vigore roots dai racconti di Whiskey Midnight, la title track, alla deliziosa Bottom of the Bottle dando vita a una declinazione un po’ bizzarra e zigzagante del sogno amoroso nella graziosa country ballad di Raining In Dallas o in Over Again, il lato ‘morbido’ della Ryan Lee Evans Band.
Intenerisce poco anche a sentire la solida So Good for Him perché i sogni sono solo di musica nella frizzante My Kind of Day e assai veraci nella splendida Just for Tonight, il clima da barroom, da vecchio saloon prende spazio, in questo tragitto esistenzial-‘poetico’ l’occhio folgorato dalla troppa luce diurna, sceglie la notte -anche perché la realtà fatica di meno ad impressionare e resta solo un pallido surrogato-, per sfrecciare a bordo di una macchina, sulla interstate con la radio accesa, altra perla roots per The Price.
Il mondo è davvero un posto complicato e pericoloso da abitare, allora chitarre e sudore nei quattro minuti di Six Feet Deep, amore compreso perché all’interno di una catastrofe sentimentale trovano nome, oggetto e referente nella seducente bellezza di Runaway. Insomma piace alla Ryan Lee Evans Band raccontare le intermittenze di allucinazioni sentimentali travestendole col viaggio, godersi il festino della splendida I-10 al rock di All Roads Closed fino alla struggente bellezza acustica di On This Road Alone dove lungo le strade del Texas finiscono per lasciare un magma si sensazioni che aprono a prospettive musicali sempre nuove e che mettono in risalto le visioni e le riflessioni di un ottimo debutto, Whiskey Midnight.