Kevin ‘Shinyribs’ Russell dalla stravagante ed eccentrica country band dei
The Gourds si porta dietro lo spirito concreto e pratico tanto che al secondo disco solista (
Buttermilk and Rifles del 2002) riesce a trovare il modo di ritagliarsi in
Well After Awhile dieci piccole perle elettro-acustiche.
Parole e musica (mandolino, chitarre e banjo) saranno familiari ai fans, ma il suono è leggermente diverso, il country è più denso e sofferto, la scrittura è sottile e intelligente, al di là dall’analizzare i legami di una vita familiare e sociale, basta ascoltare la dolce esperienza lunare di
Who Built The Moon, vuole andare a vedere oltre l’orizzonte, al di là della regola che governa il mondo e
Well After Awhile obbedisce pienamente a questo compito, dotato di una freschezza compositiva e melodica, prerogativa non solo di una gioventù lontana, splendide
Devilsong e
Country Cool, brani che godono di un ritmo a tratti incalzante, armonica e slide, mandolini, chitarre e anche il piano (vera goduria come un ‘tornado’ in
If you need the-442), a produrre un’effetto avvolgente, mai ripiegato su se stesso, una sorta di corsa verso il presente come se la memoria ‘Gourdsiana’ fosse un viatico e non un fardello.
Duetto con Sally Allen nella ballata di
Shores of Gallilee, molto profonda e ‘filosofica’ ricamando continuamente melodie incantevoli, dai luoghi particolari di
Poor People's Store al sofferto cajun country di
Fisherman’s Friend, dove fili sottilissimi le legano, e filo dopo filo, un velo di poesia le circonda.
Quando elettrifica come in
East TX Rust (chiamando a se il maestro
Ray Wylie Hubbard) la scelta si rivela azzeccata perché capace di ricordargli di rompere ogni tanto lo schema, consentedo a
Well After Awhile un’ulteriore profondità come nelle tastiere e quell’aria del passato che riveste nel finale
Morning's Night, dove infila la toccante versione di
Change Is Gonna Come, meraviglioso omaggio a Sam Cooke, solo voce e mandolino. Il carattere vitale di
Kevin ‘Shinyribs’ Russell con la sua simpatia è tutta in
Well After Awhile. Una sorpresa, un disco libero e vitale proprio come il cantante dei
The Gourds.