DAVE GLEASON (Turn and Fade)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  31/08/2010
    

Le magnetiche incursioni nel california honky tonk di Dave Gleason al quarto disco scelgono la strada del cuore e della malinconia, accantonando lo spensierato bakersfield sound imparentato con Gram Parsons degli esordi, non saranno più i giorni scoppiettanti dei ‘Wasted Days’ ma i desideri si consumano con lo stesso coinvolgimento anche per aver radunato il meglio della scuola del South California, e dai dintorni di Hollywood non poteva che presentarsi con una squadra di musicisti stellari (tra i quali spicca alla chitarra e lap steel Chris Lawrence).
Così non sorprende l’apertura di Turn and Fade con la strumentale All Morning Long (bissata da The San Joaquin), languide sospensioni chitarristiche che galleggiano nei ricordi a sentire la splendida Turn and Fade “…Like a down bound train / And I ask where, you're Traveling / It feels so strange, without your name”, alla voce di Debra Tala rispondono slide e bottiglie vuote nella ballatona struggente di If You're Going Through Hell dove altri sottili e seducenti riff depositano ulteriori e preziosi, magici, tocchi emozionali che solcano anche Blue Side of the World trovando l’apice nella jam di quella perla elettrica di Pale Blue: 7 meravigliosi minuti con Dave alla sua affezionata B-Bender Telecaster in un lungo vortice di suoni, un moto a provocare il pensiero di un desiderio, di una felicità negata, dei sentimenti travolti mentre canta “I lost you way too many times / Now the ashes lay where the fire burned wild”.
L’amore sembra acquatico, la corporeità attecchisce all’ombra, nella bottiglia con la notte che attenua i rumori, la sideralità della ballata deliziosa di The Neon and the Wine restituisce un Dave Gleason capace di reggere con la sua voce tutta la struggente passione dei countrymen. Non dimentica di riscoprire il paesaggio a West ma resta sempre avvolto dal romanticismo sia in Radio 1965 (“Watch the road as it comes at You, Watch your every move, See the lights”), nell’acustica Wait for the Rain, alla fisa strappacuori della splendida Tonight che illumina anche la dolcezza di The Rails Don't Run Here.
Turn and Fade rigira piacevolmente sull’eterno tema dell’amore, mai lezioso ma passionale, arriva, colpisce e fugge proprio come Wishing I Was Here Tonight in chiusura. Bel lavoro Dave!!