Il western swing, il rockabilly e l’hillbilly fin dall’esordio del 1998 -poi rafforzato da
The Modern Sound of del 2004 in compagnia dei
The Diesel Kings- sono stati la cornice ambientale e familiare entro cui ha mosso per decenni i suoi passi l’honky tonker di Abilene,
Michael Shane Borden attraversando la scena musicale texana in lungo e in largo, dando vita ad una serie di coinvolgenti confessioni slide dipendenti, degli omaggi sinceri a chi ha contribuito a scrivere la storia del country senza mai usare espedienti particolari o stereotipi sempliciotti, un paio di dischi attraversati da quell’amore per la musica con cui ha condiviso tutta la sua infanzia.
Al terzo disco cerca un suono diverso, un desiderio che si alimenta e cresce nelle dieci tracce di
Burden Proof, abbraccia l’alternative texas music –come ama definirla- tra il roots-country e il rock e basta ascoltare le prime due splendide canzoni, con
Mobile After Dark prende contatto con le highway, whiskey e chitarre dove
Michael Shane Borden si sposta con naturalezza e durante questo errare trova le melodie giuste,
Pictures è una perla, proseguendo con il bel sussulto di
Cadillac, ma in più eccoti un’armonica bluesy, i mississippi dreams della torbida
Crawfish e con una certa distinzione dal passato recente lascia intuire che questo distacco è stato indolore.
Quella di Borden è musica ipnotica ed emotiva, fatta di suoni spesso e volentieri legati alla tradizione dei songwriters texani, capolavoro border (n) è
Love Me in Spanish, fisa e malinconia struggente a sancire che amicizia, sesso e amore vanno presi in considerazione sempre, dato che nulla è scontato in una società liquida come la nostra, ecco allora la raggiante e amorevole
Houston (We Have a Problem) la ruspante
Big Time, ma
Burden of Proof è una continua scoperta, dalla carica rootsy di provincia della deliziosa
One Heart Town ad un altro paio di suggestive ballate come
Courage Or Southern Comfort all’incantevole dolcezza finale di
Hill Country Highway dove il viaggio di
Burden Proof si colora col western, uno di quelli in cui si raccontano tutti i giorni trascorsi e le esperienze raccolte sulla strada. Gran bel disco!