BARNETTI BROS BAND (Chupadero)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  01/04/2010
    

Chupadero è un luogo sacro, casa degli Apache e dei Navajo, lì in quella terra arida baciata dal sole nel lontano New Mexico è ambientata la storia della Barnetti Bros Band, anzi come recita il booklet “l’epopea tex-mex-western” in 11 episodi dove Vince, il miglior songwriter italiano (anzi scrittore, Massimo Bubola), due giovani cantastorie Sonny e Billy (Massimiliano La Rocca e Andrea Parodi) ed infine il padrone di casa, Giovannino (Jono Manson) riescono a trasmettere con delicata amarezza la sensazione di trovarsi in un territorio di confine in cui si passa bruscamente dal credere al mondo come fosse una favola allo sbattere contro la realtà.
Al Kitchen Sink Studio si ritrovano non solo questi quattro fuorilegge, ma altri briganti, banditi, dei rodati ‘Outlaws’ che amano la tradizione e le storie di confine (Tom Russell, Terry Allen, Andrew Hardin & Joel Guzman) e ne nasce un’avventura, un ponte simbolico tra l’America e l’Italia, così un classico garibaldino di Bubola intitolato Camicie rosse viene rivestito dalla fisa e dal calore del Messico, e ne esce una versione meravigliosa, Cops and Mosquitos, voce a Terry Allen e Manson, mentre al coro in italiano spicca la voce di Bubola mentre mandolini, riff e melodia fanno intravedere che di sole in Camicie rosse non c’è n’è più uno, ma un secondo, acceso stavolta in New Mexico.
Grinta ma anche il meglio del cantautorato texano, non poteva allora mancare Townes Van Zandt e la perla border di Pancho & Lefty cantata in italiano dal duo Parodi e LaRocca (e nel finale Allen), un brano che in fin dei conti è in stretta relazione al Robin Hood della romagna di Bubola, al brigante Tiburzi di un LaRocca in versione rock (che usa anche Bubola per raccontare la storia del primo soldato donna negli splendidi 6 minuti della Ballata di Hannah Snell).
Billy the Kid e la leggenda sulla sua morte ancora con Parodi-LaRocca con l’aggiunta di Manson e la moglie di Vince, Assunta (Erika Armedagni) in un folk-roots delizioso, Dove corrono i Cavalli, mentre sia la foto del booklet che l’ipnotico andamento strascicato di Red Dirt Road rendono bene l’esperienza dei quattro musicisti nel viaggio di (verso) Chupadero, tra profumi, suoni e storie in una terra e su una mitica strada verso il New Mexico.
Soprende (ma in negativo) il ripescaggio dell’italo-americano Dion Di Mucci con l’Angelo del Bronx, un suono anni ’50 che spezza l’atmosfera e francamente un paio di giri a vuoto ci possono anche stare, vanno da sé (ci infilo dentro anche il ladro gentiluomo della sbiadita Camelia di Parodi) ma poi la fisa e la voce di Tom Russell riorganizzano al meglio le energie di Chupadero e si riparte con la tromba e mariachi sound della splendida Sante y Girardengo, il brano scritto da Luigi Grechi ma portata al successo dal fratello Francesco De Gregori, chiudendo sempre con la fisa di Guzman e l’aria del messico, nella luminosa bellezza delle Città di Frontiera, LaRocca-Parodi-Bubola ed una malinconia carica di significati. Chupadero un "sogno di una nuova vita” per chi sprofonda nel grigiore metropolitano!